Cultura

Le monete del tesoro di Populonia in mostra

Al Museo etrusco di Populonia sono esposte le dracme d'argento con la raffigurazione di Medusa rinvenute duranti gli scavi negli anni '40

Le monete in mostra (Foto condivisa su Facebook dal Museo etrusco di Populonia)

Inaugurato al Museo etrusco di Populonia il tesoro di monete d'argento con il volto di Medusa. Il Tesoro di Populonia è stato protagonista delle Giornate Europee dell’Archeologia.

Le monete, contenute in un vaso di ceramica andato in frantumi, furono raccolte dagli operai addetti ai lavori di scavo. Tommaso Gasparri, venuto a conoscenza della scoperta avvenuta nei terreni di sua proprietà, rintracciò uno per uno gli scopritori e, corrispondendo a ciascuno un piccolo risarcimento in denaro, si fece consegnare le monete che si erano spartiti. Ricomposto il tesoretto, Tommaso lo consegnò al Soprintendente alle Antichità d’Etruria, Antonio Minto, il 16 Gennaio 1940. Furono recuperate 565 monete, per la quasi totalità di dracme d’argento con la raffigurazione di Medusa (Metus), l’iconografia tipica della produzione monetale etrusca di Populonia e qui coniate nella seconda metà del IV secolo a.C.

Dopo essere stato studiato, il tesoro fu diviso tra lo Stato e la Società Populonia Italica, proprietaria dei terreni nei quali avvenne il ritrovamento, che ricevette le monete come premio di rinvenimento per l’avvenuta scoperta. Oggi, a distanza di oltre 80 anni, le monete, per volontà della famiglia Gasparri legittima proprietaria dei beni, saranno esposte al Museo etrusco di Populonia.

Una nuova teca disegnata dall’architetto Erica Foggi ospiterà le monete, il cui studio è stato affidato a Luciano Giannoni, esperto numismatico, con il coordinamento dell’archeologa Carolina Megale a cui la famiglia Gasparri ha affidato la cura del museo che già espone al pubblico i reperti di sua proprietà fin dalla loro assegnazione come premio di rinvenimento negli anni ‘40 dello scorso secolo.