Cronaca

C'è da restituire sicurezza alla comunità

Il sindaco di Campiglia Marittima e presidente della Società della Salute Val di Cornia interviene in merito alle morti sospette in ospedale

Sulla vicenda delle morti anomale nel reparto di rianimazione di Villamarina interviene il sindaco di Campiglia Marittima, nonchè presidente della Società della Salute, Rossana Soffritti.

“In primo luogo sono addolorata per questa vicenda che colpisce pesantemente la nostra comunità laddove ci sono le maggiori fragilità. L’ospedale di territorio è il luogo dove naturalmente riponiamo la nostra fiducia e un pezzo dell’identità locale, per questo sentiamo ancor più profondamente il peso di una simile vicenda. – commenta in una nota – Esprimo tutta la mia vicinanza alle famiglie colpite e al personale della struttura. Mi auguro che sulla vicenda possa essere fatta chiarezza nel più breve tempo possibile e nella maniera più completa”.

Intanto la task force messa su dalla Regione è già al lavoro per valutare la correttezza delle procedure adottate e delle eventuali azioni di controllo messe in atto a livello locale.

“L’ospedale non è solo un luogo di cura, ma anche un presidio di sicurezza, - prosegue - si devono quindi evitare inutili strumentalizzazioni ed accertare le responsabilità, dopodiché ci dovrà essere un’adeguata pena per rendere giustizia per le vite spezzate e per l’oscurità e lo sconcerto in cui è stata gettata un’intera comunità”.

Il commento di Rossana Soffritti arriva in un giorno chiave della vicenda. Proprio oggi dalla procura ha comunicato il parere negativo sulla richiesta di scarcerazione dell’infermiera attualmente unica indagata con l’accusa di omicidio volontario aggravato di 13 pazienti.