RIGASSIFICATORE

No rigassificatore, "sciopero generale necessario"

Usb: "Avevamo già individuato una data eventuale ma, come è giusto che sia, questo percorso deve essere condiviso da tutti i soggetti in campo"

Dopo l'assemblea al centro giovani che ha visto riuniti i comitati contro il rigassificatore a Piombino, l'Unione sindacale di base spiana la strada allo sciopero generale più volte sollecitato. Prima però un percorso e una decisione comune.

"Oltre ad alcune organizzazioni di categoria del commercio, bisogna prima di tutto, registrare l’assenza alla riunione convocata dai comitati, dei sindacati confederali. Presenti solo Usb e Ugl. - hanno fatto sapere - La nostra organizzazione è da sempre schierata apertamente contro quest’opera inutile e dannosa. Le motivazioni sono molteplici e vanno da questioni di tipo economico, occupazionale e ambientale. Piombino è area di crisi complessa a seguito di numerose crisi aziendali. Migliaia di lavoratori dell’acciaieria aspettano risposte dalla istituzioni e dalla politica dopo anni e anni di promesse non mantenute. Piombino è anche una delle aree Sin Italiane che dovrebbero essere interessate da programmi di bonifica seri e strutturali. Un territorio che ha, tra mille difficoltà, cercato di rilanciarsi dal punto di vista economico e adesso, grazie a questa scelta scellerata, rischia di vedersi sprofondare ancora una volta. Perché è bene essere chiari, non esistono compensazioni possibili in questa partita. Usb ha ribadito la propria posizione durante l’assemblea. A nostro avviso uno sciopero generale che coinvolga lavoratori e cittadini sui temi del no secco al rigassificatore, futuro dell’acciaieria attraverso una vera riconversione che garantisca livelli occupazionali e salvaguardia dell’ambiente anche attraverso le bonifiche, è ora più che mai necessario. Avevamo già individuato una prima data eventuale ma, come è giusto che sia, questo percorso deve essere condiviso e concordato da tutti i soggetti in campo".

"Restiamo in attesa di una prossima riunione in cui discutere tempi e modi della proclamazione di sciopero. La data ultima possibile resta venerdì 27 Ottobre. Giorno in cui, sulla carta, la Regione dovrebbe decidere in via definitiva. Importante anche la scadenza del 21 Ottobre. Giorno in cui si riunirà la conferenza dei servizi in Regione a Firenze", hanno evidenziato dal sindacato.