Politica

No alla proposta di riconversione aree industriali

La proposta presentata da Un'altra Piombino non ha trovato il parere favorevole del Consiglio comunale. Bezzini rimarca la necessità di agire

Nella seduta del Consiglio comunale è stato discusso l'ordine del giorno presentato dalla consigliera Carla Bezzini (Un'altra Piombino) in merito alla riconversione delle aree industriali ancora nella disponibilità di Aferpi. 

"Nell'odg si chiedeva la liberazione di tali aree, ritenendo intollerabile che la società Aferpi possa continuare a tenere in ostaggio un patrimonio immobiliare immenso senza utilizzarlo, dal momento che il suo progetto industriale è ormai chiaramente fallito. - ha spiegato la consigliera Bezzini in una nota - A nostro avviso queste aree sono strategiche per il futuro sviluppo del territorio e pertanto è necessario dare avvio, con la massima urgenza, a tutto ciò che può rendere possibile l'insediamento di nuove attività produttive e di servizio: dalle bonifiche all’adeguamento delle infrastrutture".

Per la lista civica il governo locale deve prendere in mano la situazione per una urgente nuova pianificazione urbanistica.

"Non possiamo accettare che centinaia di ettari possano restare ancora inutilizzati e paralizzati perchè vincolati alle sorti di un imprenditore, così come non possiamo più accettare che progetti improvvisati, calati dall'alto e quasi sempre in contrasto con gli interessi del territorio decidano del nostro futuro", ha aggiunto ribadendo i punti dell'ordine del giorno: censimento e valutazione possibilità di riutilizzo o demolizione, mantenimento della siderurgia nell'area a nord e avvio di una nuova pianificazione pubblica individuando le aree di sviluppo

L'odg è stato bocciato con il voto contrario di Partito Democratico, Sinistra per Piombino, Spirito Libero e da Ascolta Piombino.

"Le maggioranze che governano questo territorio hanno fallito su tutto, in una sequenza drammatica di incapacità e di errori. - ha criticato Bezzini - Il territorio è in una situazione di stallo e con un futuro di ammortizzatori sociali destinati prima o poi a finire. Ma ancora, per una miope protervia, continuano a tenere questo territorio in un tunnel che si fa sempre più buio. Le opposizioni stanno facendo proposte precise. Le maggioranze continuano a respingerle".