Attualità

No al referendum Rimateria, ecco il perché

La commissione non ha ammesso la proposta di referendum per l'ampliamento della discarica. Mercoledì si esprimerà quella sulla vendita delle azioni

Non ammissibilità per il primo quesito, quello relativo all'ampliamento della discarica per rifiuti speciali da 2,5 milioni di metri cubi. La commissione riunitasi lunedì mattina ha dato il suo verdetto. 

Si è trattato, viene spiegato in una nota del comune, di una valutazione sotto un profilo prettamente giuridico, sulla base anche di una serie di pronunce giurisprudenziali del Tar e del Consiglio di Stato. 

"L’iter di costruzione di un impianto come quello della discarica - si legge nelle motivazioni - richiede infatti la compartecipazione di altri enti e quindi esula dalla esclusiva competenza locale, requisito fondamentale per l’ammissibilità del referendum secondo lo Statuto comunale".

Le motivazione della non ammissibilità verranno comunque formalizzate e rese note nella nuova seduta prevista per mercoledì 14 Novembre, durante la quale la commissione si pronuncerà anche sul secondo quesito, quello relativo alla vendita delle quote azionarie, sul quale sono in corso ulteriori approfondimenti.

La commissione tecnica, è stato precisato nella nota, ha fatto valutazioni in mero punto di diritto con l’intento di non sostituirsi alla politica. Quindi la politica e il Consiglio comunale potrebbero comunque ribaltare la decisione e decidere ugualmente di procedere. Per far questo sarà necessario il voto a favore del referendum della maggioranza qualificata del Consiglio ovvero dei 2/3 di consiglieri.