RIGASSIFICATORE

No rigassificatore, i comitati non si fermano

Dall’assemblea al centro giovani chiesta a gran voce la sospensione del progetto Snam a Piombino. Lente sulle prescrizioni ex ante

Nell’assemblea organizzata dai comitati del no al rigassificatore a Piombino è stato fatto il punto sulle prossime azioni da mettere in campo dopo la firma dell’autorizzazione al progetto di Snam.

La linea è quella del ricorso al Tar, della richiesta di sospensiva dell’iter e dello studio e controllo delle prescrizioni al progetto specie quelle da attuare prima della messa in funzione del rigassificatore.

Per quanto riguarda il ricorso al Tar, il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha detto che sarà il suo staff legale a decidere.

Un ruolo dovrebbe giocarlo anche il nuovo Governo e la premier Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio dei ministri ha già ricevuto due appelli: quello dei comitati del no al rigassificatore che chiedono la sospensione dell’autorizzazione al progetto di Snam e quello del gruppo per lo sviluppo e il lavoro a Piombino favorevole al progetto che chiedono un impegno vero per la concretizzazione del memorandum.

A Giorgia Meloni sarà indirizzato anche un nuovo messaggio del sindaco, entrambe esponenti dei Fratelli d’Italia, per ribadire la posizione contraria al progetto del rigassificatore e chiedere la sospensione dell’iter autorizzativo. Del resto anche il Consiglio comunale nell’ultima seduta ha approvato un documento, sollecitato dai comitati, per chiedere al governo lo stop al progetto del rigassificatore nel porto di Piombino (leggi qui sotto gli articoli collegati).