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Non ti profidiare!

Su #tuttoPIOMBINO di QUInews Valdicornia "Non ti profidiare!" di Gordiano Lupi. Foto di Riccardo Marchionni

Vista su Piombino (Foto di Riccardo Marchionni)

Non ti profidiare credevo che lo dicesse soltanto mia madre e che fosse un verbo tutto piombinese, inventato dagli anziani, ma facendo una ricerca su Google (ormai imprescindibile) mi accorgo che esiste un Dizionario Italiano che lo riporta con tutta la coniugazione. Ecco la voce completa: “pro/fi/dià/re, pronuncia: pro’fidiare, verbo intransitivo, regionale, nell’uso toscano: ostinarsi in un errore o nell’essere prepotenti”. 

In realtà l’uso che in passato veniva fatto a Piombino di questo verbo d’antiquariato è sempre stato quello di ostinarsi cocciutamente, perseverare in un errore. Non ti profidiare! Diceva mia madre quando affermavo una cosa non del tutto certa e andavo avanti con eccessivo vigore nel sostenerla. Non mi profidio (perché non sono del tutto sicuro), risponde la persona cauta e riflessiva che prima di affermare con ostinazione una determinata cosa si documenta bene. Credo che l’origine del verbo profidiare - intransitivo ma anche riflessivo (si profidia, profidiarsi) - sia lucchese, perché questa voce è reperibile in alcuni dizionari regionali di tale zona geografica. Piombino ha sempre avuto con Lucca importanti legami storici, non ultima la principessa Elisa, sorella di Bonaparte, che resse sia il Principato di Piombino che il Principato di Lucca. Attenzione - altrimenti gli storici veri s’incazzano! - Lucca e Piombino non sono mai stati un solo Principato, ma due piccoli Stati diversi retti da identica principessa. 

Oggigiorno nessuno usa più il verbo profidiare, a parte mia madre che ha 87 anni, ma è interessante farne la storia e recuperare un modo di parlare che non deve andare perduto. Profidiarsi potrebbe anche derivare dal sostantivo porfido - roccia eruttiva porfirica molto resistente - e da lì avrebbe un senso il significato di ostinarsi in maniera eccessiva, ribattere senza dare spazio ad altri di contestare, insomma asserire di avere ragione senza mezzi termini. Tra l’altro in spagnolo esiste il verbo porfiar (riflessivo: porfiarse) con identico significato di profidiare (profidiarsi): discutere con ostinazione. Visti i rapporti con gli spagnoli, intensi nella zona di Piombino ed Elba, il motivo dell’espressione idiomatica locale potrebbe essere anche in una traslazione da un idioma all’altro. Porfiar, porfidiare, infine profidiare … nell’uso parlato. Esempio pratico: Ma quanto sei duro! Ma quanto ti profidi! E allora uno che che si profidia è una persona che ha sempre da ribattere, che conosce soltanto la sua opinione come verità assoluta e non crede a quel che gli viene detto.

Aggiungiamo che il verbo profidiare (intransitivo) e profidiarsi (riflessivo) generano anche il sostantivo profidia, che in italiano non esiste, ma che in Toscana - soprattutto Lucca, Elba e Piombino - un tempo veniva usato per indicare malvagità. Se facciamo mente locale, infatti, ricorda l’aggettivo perfido, sinonimo italiano di uso corrente.