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Ok alla riqualificazione della zona ex Carsal

Previsti, nel giro di 60 giorni di lavori, un giardino pubblico e un parcheggio. Così inizia il percorso di riconversione

Claudio Capuano

Nei giorni scorsi la giunta municipale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un giardino e di un piccolo parcheggio nell'area di via Pietro Gori, per un costo complessivo di 66mila euro. Stanno, dunque, per partire i primi interventi di riqualificazione della zona ex Carsal per rendere fruibile lo spazio alla cittadinanza come più volte avevano sottolineato gli assessori Margherita Di Giorgi e Claudio Capuano. 

Il progetto approvato prevede pertanto la suddivisione della zona da riqualificare, di circa 1.200 mq, in due parti funzionalmente differenti: quella lato ovest, verso il piazzale Saragat di 900 mq di estensione, verrà adibita a giardino mentre quella est, verso il cimitero, a piccolo parcheggio di 9 posti che avrà la funzione di liberare via Gori, nel tratto in cui incrocia via Saragat, della sosta in linea delle auto. Il giardino avrà come cardine il riutilizzo di un manufatto in muratura esistente, attorno al quale verrà realizzata una piazzetta pavimentata con betonelle di calcestruzzo. Nella piazzetta verranno disposte delle panchine e un tavolo che possono essere utilizzati dai visitatori esterni. Dalla piazzetta partirà inoltre un camminamento fino alla parte nord del giardino. Nel giardino verrà piantumato un tappeto d'erba spontanea non irrigato e saranno messe a dimora piante di oleandro ed essenze di platano in modo da assicurare una buona ombreggiatura durante l'estate. Il lato del giardino prospiciente via Gori verrà lasciato aperto, avendo cura di segnare la separazione con la strada mediante una fila di palme nane in allineamento con alcuni cipressi preesistenti.

“E' l'inizio di un percorso che porterà anche alla riconversione della struttura e alla riqualificazione complessiva dell'area – hanno concordato gli assessori Di Giorgi e Capuano - mentre il Comune sta continuando nel suo impegno di cercare soluzioni abitative alternative alle famiglie ancora presenti presso la struttura, il prossimo anno proseguiranno ulteriori azioni di recupero dell'area in accordo con le risorse disponibili”.

Negli ultimi quattro anni, infatti, la struttura è stata utilizzata dall’amministrazione comunale come luogo di accoglienza delle famiglie in emergenza abitativa. L'idea è quindi quella di avere il complesso vuoto per avviare anche una riconversione dell’immobile a uso sociale.