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Orti-Bottagone riconosciuto tra i siti Ramsar

L'assessora regionale Monni: "Conferma la straordinaria rilevanza ecologica di questi scrigni di biodiversità, premia lavoro collettivo"

Una cicogna nera all'Orti-Bottagone

C'è anche il Padule Orti-Bottagona tra le aree umide toscane ntrate ufficialmente nella lista dei siti Ramsar di importanza internazionale.

"Un riconoscimento prestigioso, ottenuto nel corso della COP15 della Convenzione di Ramsar, che dà valore a un impegno lungo, condiviso, e profondamente radicato nel nostro territorio per la tutela della biodiversità”, a dirlo è l’assessora all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni, in seguito all’ufficializzazione del riconoscimento per le tre aree da parte del Segretariato Ramsar.

Oltre al Padule Orti-Battagone sono entrati nella lista Ramsar anche l’ex Lago e Padule di Bientina e il Lago di Sibolla.

“È una notizia che ci riempie di orgoglio – ha aggiunto Monni – perché conferma la straordinaria rilevanza ecologica di questi tre scrigni di biodiversità, ma soprattutto perché premia un modello di lavoro collettivo che ha visto fianco a fianco Regione, Comuni, Ministero, associazioni ambientaliste, enti gestori, volontari e comunità locali. Questo è l’ambiente che ci piace: partecipato, condiviso, con lo sguardo rivolto al futuro. Si conferma una terra che sceglie la tutela della natura, non come vincolo, ma come risorsa. In un’epoca segnata dalla crisi climatica, dalle emergenze idriche e dalla perdita di biodiversità difendere e valorizzare le nostre zone umide significa anche difendere le persone, la qualità della vita, e un’idea di sviluppo davvero sostenibile. Quando arriveranno i certificati ufficiali – ha concluso - saremo in ognuna di queste aree per consegnarli a chi le custodisce ogni giorno, sul campo. Sarà un modo per dire grazie, ma anche per ribadire che la transizione ecologica che vogliamo è concreta, popolare, e costruita insieme a chi abita e ama questi territori”.