Politica

"Hanno rimosso il primario del Pronto Soccorso"

E' successo all'ospedale di Villamarina, ora l'incarico è stato affidato a un dottore del Pronto Soccorso di Cecina. Parodi chiede chiarimenti

“All’ospedale di Villamarina è stato rimosso il primario del Pronto Soccorso”, ad averlo annunciato è il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi che chiede maggiori spiegazioni alla direzione sanitaria.

“Il posto di primario del Pronto Soccorso era scoperto dal pensionamento del dottor Tamberi. – ha commentato il sindaco Giuliano Parodi - A seguito di un colloquio per scegliere il facente funzione, in attesa dell’espletamento del concorso, il ruolo era stato affidato dal 18 giugno 2014 al dottor De Stefano. Con delibera n° 583 del 27 maggio scorso, la responsabile del procedimento Cinzia Porrà, con l'avallo del Direttore generale De Lauretis, revoca l'incarico di sostituzione della direzione della UOC Pronto soccorso PP.OO. Piombino-Portoferraio, affidato al dottor Massimo De Stefano e riconduce l'incarico in oggetto sotto la direzione del dipartimento di Emergenza Urgenza, affidandolo transitoriamente a scavalco al dottor Paolo Pennati UOC Pronto soccorso di Cecina”.

“Quello che lascia perplessi – ha continuato il sindaco di Suvereto è leggere nella delibera che la rimozione del primario di Piombino-Portoferraio viene fatta a seguito di una sentenza del tribunale di Livorno, la n°14 del 14 gennaio 2016. Sarebbe opportuno, per trasparenza nei confronti dei cittadini e dei pazienti dell'ospedale, che fosse reso noto il contenuto di tale sentenza che ha portato alla rimozione del dottore dal suo incarico”.

Con la stagione turistica alle porte, ed il conseguente aumento antropico di presenze in val di Cornia, Cecina ed Isola d'Elba, ci ritroviamo con un solo primario per 3 pronto soccorso, una situazione che dovra' essere sanata rapidamente, visto il carico di lavoro che già grava sul personale dei reparti, ridotti ormai all'osso.

“Come tristemente da me annunciato - conclude Parodi - la riforma della sanità in atto a livello nazionale e locale sta riducendo ai minimi termini i servizi per i cittadini. Il decreto Balduzzi, la diminuzione dei posti letto, accorpamenti indiscriminati che spingono i cittadini sempre più a rivolgersi alla sanità privata sono uno scenario che dobbiamo combattere con tutte le nostre forze”.