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Parto in casa, l’Asl ricostruisce l’intervento

L’Asl Toscana nord ovest: “Il decorso post-parto è stato ottimale tanto che madre e figlia sono state dimesse nei tempi canonici”

Foto di repertorio

L'Azienda Usl Toscana nord ovest ha provveduto ad approfondire la circostanza del parto avvenuto a casa a Piombino, denunciato dal sindaco di Piombino Francesco Ferrari e dall’assessora alla Sanità Carla Bezzini, ed ha precisato alcuni aspetti.

“Il parto - ha spiegato l’Asl - è avvenuto una settimana fa. Si tratta di una donna al secondo figlio, seguita in questa gravidanza dall'ospedale di Piombino e Cecina. Il parto è avvenuto durante la notte, mamma e figlia stanno bene. Quando il medico del 118 è giunto al domicilio il bambino era già nato e il personale sanitario ha effettuato le manovre di secondamento cioè l’ultima fase del parto che consiste nell’espulsione della placenta e degli altri annessi fetali. Gli operatori del 118 hanno provveduto quindi al trasferimento, in tempi rapidissimi, all’ospedale di Cecina, dove madre e neonata sono state prese in carico dal personale sanitario”.

“Il decorso post-parto è stato ottimale tanto che madre e figlia sono state dimesse nei tempi canonici. La signora era seguita dall'Ostetricia di Cecina e la sua documentazione era stata trasmessa dai servizi ambulatoriali di Piombino. - ha poi aggiunto - Poiché ogni parto è un evento naturale che può durare da molte ore e pochi minuti, l'eventualità di un parto a casa non può mai essere esclusa, in nessun caso. Esiste infatti sempre la possibilità dei cosiddetti parti precipitosi, caratterizzati da un travaglio con contrazioni che sin da subito sono intense, ravvicinate e accompagnate da un impulso fortissimo a spingere. In simili casi la nascita è pressoché immediata e può avvenire in qualsiasi luogo e situazione, senza lasciare il tempo di raggiungere un ospedale anche se nelle vicinanze dell’abitazione. I parti precipitosi sono poco comuni e avvengono per lo più in donne che hanno già avuto figli”.