“Mi sono candidato in Luglio, su sollecitazione di amici e di due partiti, per mostrare a questa città che poteva esserci una alternativa credibile a Ferrari. Ritenevo e ritengo che in questi quasi cinque anni il sindaco e la sua amministrazione praticamente non hanno fatto nulla di veramente rilevante e che segnasse davvero un cambio di marcia abbiano fatto. Con la scelta di candidare Gianni Anselmi da parte della coalizione di centrosinistra diventava necessario capire come riuscire a portare avanti nel modo migliore il progetto di cambiamento di questa città che col progetto civico Piombino al futuro avevo messo in piedi, con l’appoggio di Psi, +Europa, Repubblicani e Lde. L’obiettivo, come ho detto sin dall’inizio diventando il mio slogan, è di tornare a dare a Piombino 'l’ambizione al futuro', cioè di uscire da una situazione di immobilismo per costruire una prospettiva reale di sviluppo, puntando su più motori di crescita senza dimenticare le situazioni di bisogno e povertà".
Così Stefano Ferrini ha spiegato la sua rinuncia alla candidatura a sindaco di Piombino alle prossime elezioni amministrative.
"La presenza di un candidato di grande esperienza e capacità come Gianni Anselmi e di una coalizione di centro sinistra, lontana da un’armata Brancaleone quale sarebbe stata includendo anche Rifondazione e 5 Stelle, mi spingono a fare un passo indietro e portare il mio contributo e quello della mia lista a questa candidatura. - ha proseguito - Tutto ciò a seguito di un percorso di confronto politico e programmatico, che pure si arricchirà di nuovi passaggi, con Anselmi e con la coalizione che lo ha sostenuto sin dall’inizio e che ringrazio per l’apertura mostrata nei miei confronti. Con una proposta fortemente innovativa e che guardi al futuro, è possibile dare a Piombino una prospettiva di nuovo sviluppo e benessere".