Politica

Paura e rabbia dopo la rapina, basta al degrado

Lo chiedono a gran voce residenti e negozianti di corso Italia. Il consigliere Ferrari chiede una presa di coscienza da parte dell'Amministrazione

Francesco Ferrari

A pochi giorni dalla rapina alla tabaccheria di corso Italia, non passa la rabbia di negozianti e residenti. Chi abita in quella zona, nel tratto di corso non pedonale più vicino alle acciaierie ma anche da via Pisacane e dintorni, da mesi chiede a gran voce un intervento massiccio che riporti sicurezza e controllo.

Ne è convito il consigliere comunale Francesco Ferrari che in una nota condivisa su Facebook come rappresentante della lista Ferrari sindaco - Forza Italia e portavoce di Fratelli d'Italia, mette l'accento sulla vicenda che non può essere dimenticata.

"Solidarietà alla titolare della tabaccheria che mercoledì sera è stata rapinata. - ha esordito Ferrari - Non in una periferia sperduta di una grande metropoli. Non in piena notte ma appena alle 22 di una sera d’estate. Una zona che fino a qualche anno fa era come tutte le altre della città, in poco tempo è diventata terra di nessuno. Oramai di zone degradate a Piombino ve ne sono pure troppe; sì perché anche il centro storico di sera si trasforma in un luogo di spaccio, di vandalismi, di gente che urina indisturbata agli angoli delle strade. Oramai - ha aggiunto - queste sono le caratteristiche di buona parte dei quartieri. Agli ipocriti che negano, vorremmo seriamente domandare se sarebbero disposti a farci passeggiare, in piena notte, i propri figli adolescenti".

"Crediamo fortemente che debba esserci una volta su tutte la presa di coscienza da parte di chi amministra questi territori del problema della sicurezza. - ha sottolineato Ferrari - Ci vengono in mente tutte le proposte avanzate in questi anni dai nostri banchi di opposizione del consiglio comunale e tutte le accuse di populismo che ci sono state mosse. Certo è che non fare niente non è populismo ma è il modo peggiore per tutelare i nostri concittadini, chi lavora onestamente, chi si sacrifica per campare".