Politica

Fotovoltaico, Spirito Libero propone le pensiline

La lista suggerisce al Comune di proporre al Gruppo Enel pensiline fotovoltaiche nei parcheggi costieri, trasformandoli in aree attrezzate di sosta

Daniele Massarri

Sull'ipotesi del parco fotovoltaico in località Bocca di Cornia, Spirito Libero rilancia e chiede all'Amministrazione "di non lasciarsi sfuggire l'occasione offerta dal contatto col Gruppo Enel".

"Non conosciamo i dettagli né le effettive volontà di quella società, ma sappiamo invece che il Comune di Piombino ha 15 ettari di parcheggi in prossimità del mare (dalle Caldanelle a Carbonifera, lungo tutta la Costa Est), attualmente caratterizzati dall’essere poco più che spianate polverose, delimitate da staccionate o stalli malfermi e senza alcun tipo di servizio per gli utenti. - hanno proposto - Quale miglior occasione allora di sistemare finalmente quegli spazi nonché le aree limitrofe se non attraverso delle apposite pensiline fotovoltaiche nei parcheggi, in modo da produrre energia pulita e al tempo stesso realizzare delle moderne ed attrezzate aree di sosta? Si segua dunque questa idea e semmai la si estenda, anche con la stessa società Egp e magari coinvolgendo il Consorzio Costa Est e la Società Parchi, studiando ad esempio l’ipotesi di un project financing in modo da installare non solo pensiline per fare ombra alle auto sulla fascia balneare, ma impianti fotovoltaici anche negli ambiti di servizio e sulla quasi totalità degli edifici pubblici piombinesi che presentano tetti piani e perciò particolarmente idonei". Aspetto che potrebbe interessare anche ai privati in cambio di un risparmio sulle bollette.

Insomma sì al fotovoltaico ma con una proposta tutta nuova. "Stando a quanto ci risulta, ossia che a tutt’oggi non ci sono né progetti né proposte in dettaglio e non è stata iniziata neanche una delle procedure eventualmente necessarie, ci limitiamo a ribadire la nostra contrarietà all’uso indiscriminato ed al consumo scriteriato di suolo, soprattutto laddove si tratti come in quesTo caso di aree coltivabili, che rappresentano una risorsa strategica della nostra Val di Cornia, sia in termini economico-produttivi che ambientali".