Attualità

Piano Aferpi, al Governo la verifica dei contenuti

Prima di parlare di svolta, per il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi occorre la verifica da parte del Governo. Giovedì incontro al Mise

Enrico Rossi

"Sulla questione Aferpi siamo finalmente ad una svolta?", se lo domanda il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "Io finalmente non lo voglio dire. - ha detto  Dico che non bisogna né piangere né ridere, ma lavorare. E' stato presentato un piano industriale giudicato redatto in un linguaggio giusto e corretto nelle finalità. Adesso occorre andare a vedere se questo Piano è finalizzato ad investire per il forno elettrico, per tornare a produrre acciaio, rotaie, vergelle e barre. Lo farà, dal punto di vista finanziario e di mercato, chi può e deve, cioè il Governo".

Il presidente Rossi, a margine dell'incontro che ha avuto con la Rsu di Richard Ginori e con il sindaco di Sesto Fiorentino ha detto la sua sull'incontro che si terrà giovedì pomeriggio al Ministero dello sviluppo economico sulla questione Aferpi (leggi l'articolo consigliato).

"Noto – ha poi aggiunto Rossi - che manca ancora una parte su cui l'amministratore delegato di Cevital mi aveva garantito il suo impegno, ovvero quella relativa all'impiego di una parte dei lavoratori, almeno 250, per lo smantellamento delle parti obsolete del vecchio stabilimento. Sarebbe importante che ci fosse e domani verificheremo se questo è previsto".

"Domani chiariremo anche – ha aggiunto il presidente – come sarà possibile arrivare ad una richiesta di prolungamento degli ammortizzatori. Il contratto di solidarietà deve essere prolungato dal 2019 al 2021 perché c'è stato uno slittamento dei tempi. Noi stiamo lavorando sulla parte finanziaria: i 20 milioni di Fidi Toscana sono pronti per finanziare la spesa corrente, così come i 5 milioni destinati a tutte le piccole imprese della filiera e con Bruxelles stiamo discutendo, e sono convinto ce la faremo, per l'allocazione dei 30 milioni relativi agli investimenti e alla risoluzione delle problematiche ambientali".

Insomma, per il presidente sarebbe sbagliato dire che non c'è stato un passo in avanti, ma vero è che a questo punto ci si è arrivato con "troppi ritardi uniti ad un eccesso di confusione". 

"Domani vedremo se riusciremo a farne altri", ha concluso il presidente.