Lavoro

Jindal, l'altoforno e il nuovo piano per Piombino

Continuano le avance dell'indiano per la fabbrica di Piombino, appetibile base in Europa. Ecco il piano, Rebrab messo all'angolo?

Foto di repertorio

Jindal sta accarezzando l’idea di produrre acciaio a Piombino, con tanto di trattative con Rebrab ancora in fasi embrionali. Dal quotidiano Repubblica, però, spunta la notizia di una mossa del ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda dopo che in Aferpi è stato disatteso il primo punto dell’addendum al contratto per il rilancio dello stabilimento piombinese (leggi l’articolo correlato).

Sempre dalle colonne del quotidiano nazionale emerge un quadro più chiaro di quello che l’indiano voglia fare a Piombino con tanto di riaccensione dell’altoforno: 1.800 occupati e 4 laminatoi per 400 milioni di investimenti e una produzione annua di acciaio che raggiungerebbe 3 milioni di tonnellate. Rimangono da chiarire, comunque, molti aspetti specie quello legato all’impatto di una possibile riaccensione dell’Afo, la posizione di Issad Rebrab che ha chiesto 100 milioni per uscire di scena e la questione bonifiche.

Intanto i sindacati attendono da giorni una convocazione al Ministero dello Sviluppo economico per avere lumi proprio su queste nuove avance.