Attualità

Urbanistica, approvato il Piano strutturale

Un documento che adatta la pianificazione urbanistica territoriale alla nuova visione di sviluppo dell’Amministrazione

Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza il documento di controdeduzioni alle osservazioni e gli elaborati modificati del nuovo Piano Strutturale.

“Siamo molto fieri del lavoro minuzioso che ha portato all’approvazione di un documento – ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari - che è lo strumento principe per disegnare la Piombino del futuro: uno slancio nel progettare che va ben oltre il presente e contiene in sé i presupposti per il nuovo sviluppo economico, turistico e culturale che vogliamo per la nostra comunità.
Abbiamo saputo far tesoro delle segnalazioni e dei suggerimenti giunti nella fase di osservazione, inserendoli nel contesto generale e migliorando, in molti casi, quanto proposto inizialmente: il piano è un esempio di come si possa progettare la crescita economica bilanciandola in modo attento con la tutela del territorio e dell’ambiente e la dimostrazione che, se si lavora bene, questi due valori si integrano a vicenda in modo armonioso e funzionale”.

Un anno di lavoro per analizzare osservazioni, delle quali 70 pervenute al Comune di Piombino, i contributi degli Enti pubblici e rimodellare la stesura finale dello strumento della pianificazione urbanistica territoriale per adattarlo alla nuova visione di sviluppo dell’Amministrazione.

“L’urbanistica è la tecnica applicata alla politica, il piano strutturale contiene la visione della città immersa nel territorio e l'individuazione degli asset principali su cui il Piano Operativo agirà nel dettaglio - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Giuliano Parodi - per questo la morfologia influisce in maniera determinante: la sfida principale consiste nel costruire le basi di uno sviluppo concreto all’interno dei vincoli fisici e burocratici. Un lavoro complesso che ha donato alla città lo strumento di cui aveva bisogno per rilanciarsi”.

La filosofia racchiusa nel Piano strutturale passa dalla valorizzazione del centro storico e dal suo congiungimento attraverso direttrici con le periferie, l’allontanamento della fabbrica dalla città, l’interazione città-porto, la riperimetrazione di molte aree al fine di rigenerare quelle dismesse della fabbrica per destinarle a una nuova funzione produttiva, la riconversione della centrale di Tor de Sale in turistico ricettivo, la tutela delle aree di pregio come la costa est e l’oasi Wwf. Infine, la conferma del secondo lotto della 398 attraverso la fabbrica, oggetto questo di molti incontri tecnici con Jsw al fine di mitigare ogni tipo di potenziale interferenza con le attività in essere e future.