Politica

"Più motori di sviluppo, no a monoculture"

Per il candidato a sindaco Ferrini inaccettabile tornare alla monocultura industriale, ma anche opporsi come posizione di principio alla sua ripresa

Stefano Ferrini

“Piombino si trova in un sentiero stretto: non può fare a meno dell’industria, ma questa deve essere compatibile con gli altri settori di sviluppo del territorio, dal turismo alla logistica portuale e alle piccole e medie imprese”. Ne è convito il candidato sindaco del progetto civico Piombino al futuro, al momento sostenuto da Italia Viva e Psi. 

“Da quel che si apprende dalla stampa, i progetti di Jsw e Metinvest sembra vadano verso una moderna siderurgia con produzioni ecologicamente compatibili, cicli produttivi senza emissioni all’esterno e sempre meno dipendenti dall’utilizzo del carbone, ma le verifiche devono essere fatte perché sarebbe inaccettabile che questa città tornasse ad una monocultura industriale e si bloccassero così gli investimenti che i privati hanno fatto e potrebbero fare su altri settori. - ha proseguito Ferrini - Opporsi però come posizione di principio ad una ripresa della siderurgia senza averne verificato le compatibilità reali sarebbe l’errore opposto, anch’esso inaccettabile. Perché senza una industria, moderna ed ecologicamente all’avanguardia, Piombino rischierebbe di diventare una cittadina con 15mila abitanti, con la conseguenza di vedersi ridurre servizi pubblici come asili nido, scuole, uffici comunali decentrati, di trasformare l’ospedale in un solo pronto soccorso senza le specialistiche e le diagnostiche che già oggi sono ridotte all’osso e di perdere economia reale come negozi, attività artigianali, supermercati”.

“Occorre creare davvero una economia con più motori di sviluppo dove possano convivere, turismo, industria legata all’innovazione tecnologica e green, moderna siderurgia, logistica portuale, nautica. Così Piombino può uscire dal pantano di questi anni e tornare ad avere una ambizione al futuro”, ha concluso Ferrini.