“Questa firma è un sigillo su un percorso che ha scelto il porto di Piombino come pilastro di una nuova economia. In particolare - ha commentato Anselmi - la scelta che facemmo con Rossi nel 2012/13, ribadita e qualificata nell'accordo di programma del 2014 che firmammo con Matteo Renzi di dotare le nuove banchine di fondali a meno 20 metri per aumentare la competitività dello scalo ha consentito di attrarre investitori in un settore del tutto nuovo per il tessuto produttivo locale, quello appunto della cantieristica navale".
A Firenze si è concretizzata la concessione delle nuove aree portuali (leggi l'articolo correlato) che vede la Piombino Industrie Marittime, composta dal cantiere genovese San Giorgio del Porto e dalla livornese Fratelli Neri, di avviare la realizzazione di infrastrutture per demolizioni, refitting e costruzioni navali nei primi mesi del 2017 e avviare le attività nella seconda metà del prossimo anno.
"L'investimento che Pim si appresta a fare - ha aggiunto Anselmi - può rappresentare un impulso vigoroso sul terreno dell'economia circolare puntando sul riuso della materia, coerente, con riferimento al rottame ferroso, con la siderurgia elettrica del progetto Aferpi”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Piombino Massimo Giuliani e da Luciano Guerrieri, presidente dell'Autorità Portuale (leggi l'articolo correlato).