Attualità

"Potenziare la sanità in Val di Cornia"

E' quanto chiederanno i sindaci di Piombino e Suvereto nell'ambito dell’assemblea dei soci della Società della salute Valli Etrusche

L'ospedale di Piombino

"Finalmente si riunisce l’assemblea dei soci della Società della salute Valli Etrusche", così i sindaci di Piombino e Suvereto, Francesco Ferrari e Jessica Pasquini, hanno annunciato la riunione per giovedì 21 Gennaio.

"Dopo molto tempo, e dopo diverse richieste da parte dei sindaci di convocare l'assemblea per discutere temi importanti, servizio di assistenza sociale e progetto ospedale unico su tutti, si torna a parlare di salute dei cittadini nei luoghi deputati. - hanno spiegato - Ed è per questo che, grazie all’assessore Palombi, abbiamo chiesto che fossero inseriti nell’ordine del giorno, tra gli altri, la discussione sul punto dedicato agli ospedali, i temi riguardanti il Punto Nascita di Piombino, anche alla luce del finanziamento di 320mila euro per l’adeguamento delle sale operatorie, e della Cardiologia, visto che siamo ancora in attesa del placet regionale per la proroga della II Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale unico. Altrettanto importante arrivare alla definizione del primario di Ortopedia, reparto che necessita di una direzione autonoma in loco e di un aumento del personale perché pesantemente depotenziato negli anni, nonostante fosse un fiore all’occhiello di Villamarina".

"Dopo più di un anno e mezzo di immobilismo su queste questioni, - hanno aggiunto - più volte sollevate nelle varie sedi di competenza ma ancora di fatto insolute, vi è assoluta necessità di una loro definizione efficace. Chiederemo che finalmente ci sia una presa di responsabilità e un chiaro indirizzo da parte di quell’organo. Chiederemo, infine, che ci sia una presa di posizione riguardo al futuro ospedale di Livorno che riteniamo una scelta strategica miope, se non addirittura pericolosa: la nascita di quel nosocomio, a pochi chilometri da quello storico e imponente di Pisa, non solo è uno spreco di denaro pubblico ma, ancora di più, è la terribile garanzia di un conseguente ridimensionamento di tutti i presidi periferici, in particolare per Piombino che a quel punto non avrebbe più futuro. Un evento che non ci possiamo certamente permettere".