Lavoro

Sostegno al reddito, pressing per i trenta milioni

Si tratta delle misure di sostegno al reddito previste dalla Regione e rivolte alle persone che hanno perso il lavoro e sono prive di ammortizzatori

Pressione della Regione Toscana su Ministero del Lavoro e Inps nazionale per ottenere lo sblocco delle misure a sostegno del reddito, insieme a misure di politiche attive, a favore dei lavoratori toscani rimasti privi di ammortizzatoi sociali, tra cui quelli dell'indotto ex Lucchini, con la prospettiva di reinserirli nel mondo del lavoro.

La Regione già da marzo ha deliberato, con propri atti, in questa direzione, destinando i residui a disposizione della cassa integrazione in deroga per gli anni 2014, 2015 e 2016, circa 30 milioni, al piano integrato per l'occupazione. Ad oggi, però, non si è potuto avviare questo progetto perché non sono ancora terminate le procedura nazionali, tra le quali l'invio da parte dell'Inps e la successiva firma della relativa convenzione di attuazione.

In occasione dell'incontro avvenuto in Regione, è stato il sindaco Massimo Giuliani a tornare a richiedere l'impegno della Regione che ha già sollecitato in via formale l'istituto di previdenza sociale alla chiusura della procedura. 

Una volta che i 30 milioni verranno sbloccati, secondo quanto ha riferito il consigliere Gianfranco Simoncini, i lavoratori interessati dovranno iscriversi ai centri per l'impiego e in questo modo entreranno nel citato piano per l'occupazione che, oltre a garantire un assegno mensile di 500 euro per sei mesi, intende creare le condizioni per ricollocare gli stessi nel mondo del lavoro, sia attraverso un assegno di ricollacazione specifico che con un contributo per chi assumerà questi lavoratori.