Politica

Primarie nelle fabbriche, la verità degli operai

Il Circolo delle Fabbriche è dei e per i lavoratori. Per Ghizzani, Carli e Martini non può essere compromesso da ragioni di correnti Pd

Valerio Fabiani e Valerio Pietrini alla presentazione del Circolo delle Fabbriche

Un dato del tutto parziale, ma che dopo le prime esultanze ha già fatto discutere. Lo si capisce in una lettera aperta inviata da alcuni operai aderenti al Circolo delle Fabbriche di Piombino, dove nel corso dello scrutino in vista del congresso su 42 iscritti sono stati registrati 29 votanti (leggi l'articolo per conoscere i risultati).

A firmare la lettera sono Giacomo Ghizzani, Paolo Carli e Alessandro Martini, operai ed esponenti Pd che si rivolgono al Partito.

"Gli interventi di autorevoli esponenti del nostro partito ci costringono a intervenire, anche se non avremmo voluto, perché pensiamo che le polemiche fra noi del Pd, alla fine danneggino il partito stesso. Per questo alcuni di noi avevano raccomandato maggiore cautela, evitando di sbandierare risultati che nella realtà non sono propriamente entusiasmanti. - si legge - Invece abbiamo visto comunicati stampa e dichiarazioni rispetto alle quali non possiamo tacere. Perché le bugie offrono una rappresentazione distorta e fuorviante della realtà e danneggiano tutto il partito, rendendolo incapace di vedere la realtà e i problemi che questo Pd ha anche fra gli operai". 

"Il circolo delle fabbriche che aveva creato tanto entusiasmo al momento della sua nascita e che doveva essere un esempio per risolvere molti dei problemi che il Pd ha col mondo del lavoro è invece diventato lo specchio della crisi che questo Pd vive. - hanno aggiunto - Dove sono finiti i tanti lavoratori che affollavano la sede del Pd al momento della nascita del nostro Circolo? Perché molte persone si sono perse per la strada e altre non siamo riusciti a convincerle a iscriversi? Non è forse anche perché alcune delle politiche che il Pd ha sviluppato a livello nazionale in questi anni non ci hanno aiutato?".

I tre operai lo dicono chiarimento che il circolo "non nasceva per vincere un congresso ma per rappresentare i lavoratori delle fabbriche di Piombino impegnati in una difficile vertenza". 

Al presidente del Circolo delle Fabbriche, viene chiesto "se è possibile iscriversi al circolo delle fabbriche pur non avendo mai lavorato in nessuna delle fabbriche di Piombino e se è in grado di riportare il nostro circolo alla sua missione originaria, altrimenti dovremmo prenderne atto e trarne le dovute conseguenze".