Lavoro

"La proroga delle concessioni è necessaria"

Critico Uglm che sul rinnovo delle concessioni portuali in scadenza a Piombino Logistics bacchetta il Governo sul percorso intrapreso

Il 31 Gennaio scadono le concessioni portuali ad Aferpi e sulle sorti dei lavoratori di Piombino Logistics questa volta è intervenuto Uglm.

"E' indubbio che le concessioni abbiano un costo ma che, se non prorogate a Piombino Logistics, potrebbero averle altre società. Infatti Aferpi potrebbe benissimo sub appaltare il carico e lo scarico delle poche navi in arrivo con la conseguente possibilità di far stare a casa i 164 lavoratori di Logistics. - hanno commentato dal sindacato - Non cadiamo nel tranello che la mancata proroga bimestrale possa indurre Rebrab ad andare via. Finché questo imprenditore avrà capitale sociale e/o perde la causa processuale messa in piedi dal Governo, non se ne andrà, se occorre terrà in scacco questo territorio e la fabbrica per molto tempo ancora".

Critico il sindacato sulle decisioni prese fino adesso dal Governo. "Arrivati a questo punto, - hanno aggiunto - senza un progetto complessivo nazionale sulla siderurgia, non crediamo neanche che dare i soldi dei cittadini in Cassa Depositi e Prestiti a un imprenditore totalmente inadempiente o sbandierare la parola nazionalizzazione, pur di dire qualcosa, sia rispettoso nei confronti dei lavoratori".

In questo scenario secondo Ugl è necessario che le concessioni portuali siano rinnovate. "Magari trimestralmente per non dare adito a strumentalizzazioni. - hanno specificato - La proroga è necessaria anche per togliere la giustificazione a Rebrab che il Governo usi metodi scorretti per farlo desistere. Ma occorre non dimenticare che ci sono delle famiglie dietro quei numeri e che oggi a poco servirebbe fare sacrifici umani per rafforzare la speranza della salvezza". 

Dall'Ugl però avanza un altro grido dall'allarme per l'area di crisi complessa. "Non sono ancora stati individuati strumenti appropriati per i lavoratori, tutti in maniera paritaria. È arrivato il momento che si faccia sentire questa esigenza in maniera forte perché il territorio sta morendo e degradandosi ogni giorno di più. Per tale motivo - hanno concluso - abbiamo deciso di muoverci in questa direzione come sindacato territoriale e inoltreremo una richiesta formale da presentare a tutte le forze politiche affinché l'area sia veramente riconosciuta come crisi complessa e come tale diventi una priorità con l'individuazione di strumenti appropriati".