Politica

Prove di forza, Udc svela i lati oscuri su Aferpi

Da parte dell'Udc, perplessità per gli atteggiamenti post Mise di Rossi e Giuliani, mentre spuntano i dubbi sul "tutti dentro"

Luigi Coppola

"Non ci possiamo permettere di cacciare Rebrab, poichè porterebbe ad un contenzioso legale che segnerebbe la fine della fabbrica e dei lavoratori", Luigi Coppola e Massimo Aurioso (Udc) citano le parole del Governo pronunciate dopo uno dei tanti incontri al Mise.

"Lo stesso tono usarono i sindacati. - hanno aggiunto -Cos'è è cambiato da allora al punto tale da permettere al ministro Calenda di fare la voce grossa, e di emanare un aut aut al grido di 'dentro o fuori' al magnate algerino? A detta del Ministro, Rebrab perde 2 milioni al mese con Aferpi, oltre 20 milioni all’anno. Quindi, cos'è che dovrebbe convincerlo a firmare la Marzano per altri 2 anni, impedendogli di fatto di fare quella ristrutturazione che gli permetterebbe quantomeno di alleggerire il fardello degli esuberi e di rendere snella ed appetibile l'azienda per l'eventuale subentro di partner più esperti e concreti di lui nel settore siderurgico? Potremmo pensare che si tratti di tattica con tentativi da ultima spiaggia". 

Commento duro, da parte dei due esponenti Udc, che senza troppi giri di parole pone qualche dubbio sul "tutti dentro".

"Ci sono molti lati oscuri nella vicenda, - hanno aggiunto - come l'improvviso strano feeling dei sindacati nazionali con il Mise, che di fatto potrebbe far presagire la disponibilità a sostenere interventi di ogni genere sia nei numeri che nei contenuti. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Sarebbe opportuno incominciare a dire la verità, chissà che non si creerebbero le condizioni per ragionamenti più in linea con i tempi che stiamo vivendo". 

Da ridire anche sulle dichiarazioni del presidente Enrico Rossi e del primo cittadino Massimo Giuliani. "L’invito al governo di minacciare sanzioni all’Algeria è alquanto grottesco (riferendosi a Rossi, ndr). - si legge nel comunicato - Il sindaco di Piombino si è distinto ancora una volta dimostrando fiducia e speranza, nonostante le evidenti perplessità arrivate dal Mise".