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Punto nascita, appello dal Comitato Salute

L'appoggio al gruppo per il punto nascita: "Un copione che abbiamo già visto con la discarica, quello di negare i fatti senza rimboccarsi le maniche"

"Il Comitato Salute Pubblica è solidale con il gruppo Lasciateci nascere a Piombino che da mesi combatte per evitare la chiusura del punto nascita di Villamarina. Offriamo la nostra piena collaborazione per contrastare la chiusura definitiva del reparto, cosa fra l’altro fino all'altro ieri negata con forza dai vertici del Pd locale, regionale e, più in generale, da tutta la coalizione di centrosinistra. Sappiamo che le bugie hanno le gambe troppo corte e adesso ci troviamo di fronte a una scadenza imminente e perentoria, oltretutto in un momento in cui Piombino e tutta la Val di Cornia raddoppiano le loro presenze, grazie all'arrivo di migliaia di turisti".

Così il Comitato Salute Pubblica si affianca alla protesta del Comitato Lasciateci nascere a Piombino che dalle 14 di mercoledì 19 Giugno sarà nell'atrio dell'ospedale di Villamarina a manifestare il suo dissenso.

"Per troppo tempo chi doveva informare non lo ha fatto, chi prende le decisioni non solo ha taciuto ma addirittura ha negato ed offeso chi osava gridare, sui social e nelle piazze, che maternità era a rischio. Dall'azienda Asl sono trapelate poche informazioni, ad uso e consumo del momento elettorale che abbiamo appena vissuto, che non hanno fatto altro che traghettare un reparto in agonia al dopo ballottaggio, lasciando la patata bollente nelle mani dell'attuale sindaco. E' un copione che abbiamo già visto con la discarica, quello di negare i fatti senza rimboccarsi le maniche", hanno commentato in una nota. 

"La nostra è soprattutto una battaglia civica e di civiltà: - hanno aggiunto - vogliamo che le nostre madri non siano costrette ad andare altrove per partorire e che le generazioni di piombinesi possano continuare a nascere e vivere nella nostra città. Per questo la battaglia delle mamme, dei medici, delle famiglie che adesso chiedono di salvare il punto nascita è anche la nostra. Oltretutto a nostro avviso non c'è solo a rischio un reparto, ma la funzionalità dell'intero ospedale, sappiamo bene che ogni volta che si vuole chiudere un ospedale, il primo passo è quello di chiudere il punto nascita. - e hanno proseguito - Il progressivo smantellamento del nostro ospedale è in realtà in corso da anni: se non si provvede a reintegrare il personale nei reparti e si continuano a ridurre i mezzi a disposizione, la qualità del servizio offerto sarà sempre peggiore, tanto da far crollare la fiducia dei cittadini costringendoli a rivolgersi direttamente agli ospedali di Livorno, Pisa o Firenze". 

"Per questo motivo ci appelliamo anche agli altri sindaci, oltre a quello di Piombino, affinché il punto di nascita di Villamarina non chiuda, né adesso né mai e affinché si ricominci a investire sul nostro ospedale. Invitiamo allo stesso modo tutte le forze politiche ad una mobilitazione generale nell'interesse della salute dei cittadini: solo se lottiamo tutti insieme avremo la forza di salvare il nostro ospedale. - e hanno concluso - Se non ci muoviamo, il destino di Piombino è segnato: non sarà più una città dove si nasce, ma dove si muore".