Politica

"Far chiudere il punto nascita la vera minaccia"

Il lavoro annunciato per scongiurare la chiusura del punto nascita è fallito o è stata solo un'illusione? Sulla sicurezza diverso punto di vista

Foto di repertorio

Quale futuro per il punto nascita di Villamarina? Dopo gli aggiornamenti esposti dai vertici dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest (leggi l'articolo correlato) si riaccende il dibattito sulla questione punto nascita a Piombino.

Sulla chiusura o continuazione del servizio in realtà non si è mai posta una parola chiara. L'unico dato certo è quello degli standard imposti dal Ministero della Sanità che prevedono un numero minimo di mille parti per garantire i livelli minimi di sicurezza.

Per il Movimento 5 Stelle quanto emerso dalla Terza Commissione Dipartimentale spinge a fare delle considerazione, specie dopo l'impegno del sindaco nello scongiurare la chiusura.

"L’incessante lavoro per il mantenimento del punto nascite non ha sortito alcun effetto, quindi, o qualcuno ha fallito e ne dovrebbe prendere atto pubblicamente, o ha illuso la cittadinanza per evitare contestazioni. - hanno detto i 5 Stelle - In ogni caso ci aspettiamo che il sindaco, che è il primo responsabile della salute dei piombinesi, faccia immediatamente chiarezza su quale, fra queste molteplici narrazioni, sia quella attinente alla realtà dei fatti". 

Inoltre, viene posta l'attenzione su cosa significhi partorire in sicurezza, cosa che le 270 donne avrebbero fatto partendo nel 2016 a Piombino. "La sanità è il primo servizio pubblico che uno stato civile deve garantire, come sancito dall’art 32 della Costituzione Italiana, e come tale non può essere inteso in termini aziendalistici, ma valutandone l’accessibilità e la qualità. - hanno spiegato - Viene da sé che gli standard di sicurezza si garantiscono assegnando le necessarie risorse e non tagliando sui presidi, tanto più se si parla di un comune come Piombino che è geograficamente isolato e con un'unica strada di accesso che spesso è bloccata dal traffico turistico per l’isola d’Elba". 

Per il Movimento 5 Stelle la visione sul punto nascita e la questione sicurezza ha tutt'altro punto di vista. "Far mancare un punto nascita a Piombino sarebbe la vera minaccia alla sicurezza di oltre 200 donne ogni anno. - hanno concluso - Va inoltre ribadito che il Ministero detta delle linee guida che non sono in alcun modo prescrittive, ma servono solo alla politica per levarsi dalle spalle la responsabilità dei tagli lineari che stanno spacciando per efficientementi".