Politica

"Quali azioni per la riapertura del punto nascita"

Porta la firma del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Stella l'interrogazione sulla situazione del punto nascita di Piombino

Marco Stella

Dopo quella del consigliere regionale della Lega Marco Landi, presentata in Regione un'altra interrogazione a firma Marco Stella di Forza Italia per avere risposte in merito al punto nascita dell'ospedale Villamarina a Piombino.

Nell'ultima assemblea dei soci della Società della Salute Valli Etrusche, i dirigenti dell'Asl Nord Ovest Toscana hanno dichiarato che il Ministero della Salute ha negato la deroga per la riapertura del punto nascita dell'Ospedale di Piombino, chiuso da circa due anni (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Questa decisione è aberrante perché, nella sua rigida declinazione, non tiene conto di quelli che sono i caratteri peculiari del territorio piombinese, sia dal punto vista geografico che infrastrutturale. Stante la distanza tra l'ospedale più vicino (55 km) e soprattutto i cronici problemi di viabilità, considerando che Piombino è servita da una sola strada molto trafficata ed a volte addirittura bloccata, soprattutto d'estate, tale decisione rischia di minare la sicurezza delle partorienti piombinesi. - hanno commentato Chiara Tenerini, coordinatore provinciale di Forza Italia e il consigliere regionale Marco Stella - La deroga ministeriale è venuta meno nonostante l'ospedale unico Cecina-Piombino, superi abbondantemente il numero dei parti necessari a mantenere il Punto Nascita. Non si può non riflettere sul fatto che il concetto di ospedale unico sembra venire declinato solo in senso restrittivo, quando cioè è comodo giustificare lo smantellamento dei servizi, mentre l'unica mission dello stesso, più volte declamata dal Partito Democratico, doveva essere quella di mantenere i servizi esistenti e rafforzare l'offerta sanitaria alla comunità".

La richiesta di deroga che la Regione Toscana aveva inoltrato risale a oltre un anno fa, per questo "diventa assolutamente necessario reiterare la richiesta di deroga sottolineando tali aspetti di potenziale criticità chiedendo al Ministro di recedere da una decisione iniqua e pericolosa per la salute pubblica. - hanno proseguito - Ci chiediamo anche a cosa servano i 320mila euro stanziati dalla Regione Toscana per l'adeguamento del blocco operatorio del reparto maternità, altra condizione necessaria a riattivare il Punto Nascita. Senza la deroga si ha la sensazione che tali lavori infrastrutturali rimarranno solo sulla carta".

La Regione Toscana, dunque, sarà chiamata a rispondere all'interrogazione e dare risposte su quali azioni intenda intraprendere il presidente della Regione per la riapertura del Punto Nascita di Villamarina.