Attualità

Punto nascita, "un reparto svuotato"

Il comitato Lasciateci nascere a Piombino torna all'attacco e chiede verità dopo le ultime testimonianze di una futura mamma

Era stata definita una "bufala elettorale" la battaglia del comitato Lasciateci nascere a Piombino quando nei giorni scorsi aveva sollevato il problema sulle sorti del reparto maternità dell'ospedale Villamarina.

Ma le esperienze che si vanno succedendo negli ultimi giorni non fanno altro che confermare le preoccupazioni del comitato che tornano a denunciare un reparto svuotato. L'ultima testimonianza, pubblicata sul gruppo Piccoli e grandi problemi a Piombino, è quella di una futura mamma che ha scelto di andare a Grosseto viste le mancate garanzie sul futuro del punto nascita di Villamarina. Oltre alla soglia del numero dei parti imposti dal decreto Balduzzi, quello secondo il comitato è mancato è la volontà di investire per mettere a norma il reparto a partire dalla realizzazione di una sala operatorio al piano. 

Ad oggi solo le gravidanze fisiologiche possono partorire a Piombino, tutte le altre vengono dirottate all'ospedale di Cecina, un presidio di pari livello. La professionalità di tutti gli operatori del reparto è indubbia, ma mancherebbero all'appello dei medici per una turnazione continua e le garanzie di lavorare in una condizione di massima sicurezza e serenità. Punti per i quali il comitato in questi mesi si è battuto.

Nei giorni scorsi le istituzioni avevano ribadito di aver inviato la richiesta di una rivalutazione della possibilità di deroga, alla quale al momento non risulta pervenuta alcuna risposta. In una recente nota inviata dall'Asl Toscana Nord Ovest in occasione della visita del direttore generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani e del direttore sanitario Lorenzo Roti al nosocomio piombinese, i due dirigenti hanno ribadito la volontà di mantenere il punto nascita e di essere in attesa della risposta del Ministero alla seconda domanda di deroga, presentata lo scorso Agosto.

Non ultimo il pensiero alle future mamme del comprensorio che, non pretendendo di partorire a Piombino per il semplice fatto di vivere in questa città o nelle vicinanze, chiedono chiarezza sulle sorti del reparto per poter organizzare al meglio e vivere in serenità il percorso della gravidanza e il parto.