Politica

Baratti e la sua identità negata

Dal confronto-scontro il timore che Baratti ne esca come un territorio destinato essenzialmente al turismo balneare e a sfondo per foto di tramonti

Per il Comitato per Campiglia il confronto-scontro in corso sugli scavi di Baratti e la fragilità della costa è del tutto inutile perché non affronta il problema di un nuovo progetto sul futuro di Baratti e dimostra che è ancora in alto mare una definitiva presa di posizione sulle priorità del luogo.

"Come tanti hanno già sottolineato, - spiega il Comitato per Campiglia - il problema del ripascimento e della tutela dell'arenile è irrisolto da anni, l'uso di sacconi si è dimostrato inutile e paesaggisticamente degradante, e non sembra che ci sia alcuna volontà di risolvere il problema tanto che ora si arriva a sostenere che i limitati scavi archeologici sulla falesia siano causa di futuri danni e pericoli. Da questa affermazione si capisce la volontà di considerare Baratti fondamentalmente come territorio destinato essenzialmente al turismo balneare e a sfondo per foto di tramonti. Dobbiamo invece ricordare che il Parco di Baratti e Populonia è prima di tutto un sito di ricerca, studio, tutela e promozione di un importantissimo sito archeologico".

Il Comitato per Campiglia si augura che la polemica in corso sia l'occasione per passare ad un vero e proprio dibattito per mettere a punto un progetto interdisciplinare e che segni un nuovo futuro per Baratti. Preziose le parole del professor archeologo Franco Cambi che dal Qui Blog, il blog di Toscana Media - Qui News, offre una visione competente della situazione che attualmente sta vivendo Baratti.