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Comitato sicurezza, lanciato nuovo grido d'aiuto

Il neonato Comitato sicurezza lancia un nuovo grido d'aiuto per una città che deve fare i conti "con i problemi di una metropoli"

"Francamente, mai avremmo pensato di fare il nostro primo comunicato come neonato Comitato Sicurezza Piombino-Val di Cornia, dovendo parlare di una rapina con aggressione ai danni di una signora titolare di una tabaccheria in corso Italia, aggressione nella quale per fortuna non c’è scappato il morto, e questo è solo l’ultimo dei numerosi episodi di delinquenza che si stanno manifestando sempre più frequentemente a Piombino". Così il neonato Comitato Sicurezza ha commentato la rapina alla tabaccheria avvenuta pochi giorni fa in corso Italia riportando l'attenzione sul disagio generale che molti cittadini avvertono, aggravato dalla situazione lavorativa precaria che di certo non  aiuta.

"Certe aree urbane, sono divenute teatro di spaccio di droga al calare delle tenebre, ma anche in pieno giorno. -hanno aggiunto in una nota - Il degrado in città è palpabile: lo si vede dalle molte attività che chiudono, dalla mancanza di lavori di ristrutturazione urbani, nella mancata realizzazione di opere ormai attese da decenni, come la SS 398 promessa da almeno 30 anni e mai realizzata. Per le bonifiche del Sin solo 25 anni di promesse, mentre crescono discariche sulla porta di casa, come biglietto da visita di questo territorio. Riteniamo che Piombino, piccola città, stia convivendo con i problemi di una metropoli industriale senza tuttavia avere le capacità, e forse neanche le volontà, di combattere per risolvere una crisi che sta attanagliando pesantemente noi cittadini".

Il Comitato punta così il dito sulla sicurezza che viene a mancare. "Questo non deve più succedere. Dobbiamo fermare il degrado della Val di Cornia, e per questo da oggi monitoreremo, di certo non in silenzio, sulla vita di questo territorio, in particolar modo per quanto riguarda la criminalità, la sicurezza stradale, e quella sociale", si chiude così il grido di allarme che si va ad aggiungere alle già tante segnalazioni lanciate da mesi.

Piombino non deve diventare una discarica in tutti i sensi.