Politica

Recupero ecoballe, Consiglio dei ministri decisivo

Berti (M5s): "La priorità è il recupero ma non dimentichiamoci delle tante questioni aperte, tra queste fare chiarezza sul tema della fideiussione"

Una delle ecoballe recuperate

Il Consiglio dei Ministri discuterà della questione del recupero delle ecoballe disperse in mare nel tratto tra Piombino, Follonica ed Elba. "Il piano operativo, preparato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, sarà domani sul tavolo del Consiglio dei Ministri". Lo fa sapere in una nota l'onorevole del Movimento 5 Stelle Francesco Berti che ha presentato una interrogazione a risposta scritta sulla questione.

"Il Sottosegretario Fraccaro mi ha informato che la questione ecoballe è stata inserita nell’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei Ministri in programma per domani. - ha aggiunto - L’obiettivo è la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che consenta di nominare un Commissario con poteri di deroga per programmare e realizzare in tempi brevi le operazioni di recupero delle 45 tonnellate di plastica rimaste sui fondali del Golfo di Follonica".

"Dobbiamo disinnescare una vera e propria bomba ecologica - ha commentato - che può causare un gravissimo danno all’ecosistema marino. Continuerò a seguire con la massima attenzione l’evolversi della vicenda, anche mantenendo i contatti con Angelo Borrelli che in passato ha mostrato grande attenzione per le tematiche che riguardano la provincia di Livorno. Se il principale obiettivo è occuparci del recupero non possiamo però dimenticare due importanti aspetti su cui è necessario fare chiarezza. Il primo riguarda la polizza fideiussoria rilasciata per coprire i danni che avrebbero potuto essere causati dal trasporto del carico di rifiuti di cui le ecoballe facevano parte. La seconda questione riguarda l’individuazione di tutte le ecoballe. Due temi che adesso vengono messi in secondo piano, data la priorità assegnata al recupero dei rifiuti, ma che in futuro sarà necessario approfondire perché l’emergenza potrà dirsi conclusa solo quando sui fondali marini non rimarrà più nulla di quel carico nocivo e quando finalmente sulla vicenda si sarà fatta completa chiarezza".