Attualità

Referendum contro la guerra, nasce un comitato

Si chiama Comitato Ripudia la guerra, Elba Val di Cornia e promuove la raccolta firme per il referendum contro la guerra più uno

Si è formato a Piombino e all’Elba, un comitato locale, denominato Comitato Ripudia la guerra, Elba Val di Cornia, che si propone di portare avanti nel nostro territorio la raccolta firme sui tre quesiti referendari che è partita in tutta Italia dal 22 Aprile.

"Siamo un gruppo di cittadini che, al di là delle personali provenienze ed esperienze nella vita politica e sociale, vogliono adoperarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di far si che l’Italia si impegni per favorire la pace riguardo al tragico conflitto che si sta svolgendo in Ucraina e nei confronti di ogni altro conflitto attuale e futuro. - hanno spiegato in una note - A livello nazionale la tematica referendaria proposta è sostenuta dai promotori del comitato Ripudia la Guerra, con portavoce Enzo Pennetta e di Generazioni Future con presidente Ugo Mattei, entrambi i comitati comprendono intellettuali indipendenti, giornalisti, scienziati, artisti, liberi professionisti di ogni settore interessati a farsi interpreti e portavoce della volontà popolare che si riconosce nel dettato costituzionale e che desidera una pace stabile".

"Sono due i quesiti referendari, uno che chiede che non sia possibile per il Governo disporre l’invio di armi in paesi dove esistano conflitti in atto senza che il Parlamento ne abbia discusso e approvato, come purtroppo una attuale legge consente e l’altro che chiede in particolare di non ammettere l’invio di armi in Ucraina. C’è poi un terzo quesito che riguarda la Sanità nel quale, praticamente, si chiede di non ammettere che i privati, sotto qualsiasi organizzazione, possano decidere nella programmazione delle risorse economiche per la Sanità pubblica, come invece adesso può avvenire. - hanno proseguito - La raccolta firme comincerà nel nostro territorio tramite banchetti, di cui verranno comunicati sedi ed orari, ai quali tutti i cittadini residenti in Italia possono sottoscrivere. In quelle sedi ognuno potrà ricevere precise informazioni sui vari quesiti referendari. E’ possibile anche firmare online".