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Referendum Rimateria, firmato un nuovo appello

Il Comitato Familiari Vittime dell’Amianto ha confessato il suo disappunto in merito alla decisione delle commissioni sul referendum Rimateria

Dopo la bocciatura delle due proposte di referendum per i progetti Rimateria, il Comitato Familiari Vittime dell'Amianto delle fabbriche piombinesi ha sentito la necessità di manifestare il proprio disappunto e lo fa scrivendo una lettera diretta al sindaco di Piombino Massimo Giuliani e alla giunta.

Di seguito riportiamo la lettera integralmente:

"A seguito dell’esito negativo del referendum richiesto da parte dei cittadini in merito all’ampliamento e alla vendita a privati della discarica di Rimateria, il Comitato Familiari Vittime dell’Amianto sente la necessità di manifestare il proprio disappunto.

E’ un argomento che per ovvi motivi ci tocca molto da vicino, quindi chiediamo al sindaco e a tutta la Giunta di pronunciarsi favorevolmente per il referendum in sede del prossimo consiglio comunale.

L’ascolto della popolazione che chiede di esprimersi sui due quesiti oggetto del referendum, sarebbe segno di grande rispetto e riguardo, non solo verso i cittadini di Piombino, ma anche verso tutto il comprensorio ormai martoriato da anni di crisi. Troppe vite sono già state spezzate a causa dei numerosi veleni (amianto in primis) legati alla lavorazione dell’acciaio, oggi sembra quasi di voler davvero continuare ad accanirsi contro la salute degli abitanti.

Riteniamo che tutto quello a cui stiamo assistendo è davvero poco lungimirante e irrispettoso.

Il conferimento di altri rifiuti tossici che si andranno ad aggiungere a quelli già esistenti, potrebbe aumentare, in modo esponenziale e irreparabile, l’incidenza dei tumori e distruggere anche, in maniera irreversibile, il nostro territorio".

All'indomani dell'appello, la società Rimateria ha inviato una nota ribadendo che la discarica non accoglie e non ha accolto rifiuti tossici.