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Referendum Rimateria, respinto il ricorso

La decisione del giudice sulla vendita delle quote Rimateria ha confermato la non ammissibilità del referendum. Ecco le motivazioni

Il giudice del Tribunale di Livorno ha respinto il ricorso del Comitato Salute Pubblica circa la vendita del secondo pacchetto di azioni Rimateria a privati. Il giudice, nelle sue motivazioni, ha riconosciuto gli argomenti della Commissione comunale sul referendum Rimateria che aveva stabilito l'inammissibilità del quesito.

Il punto decisivo, che viene recitato nel pronunciamento del giudice, è lo stesso individuato dalla Commissione, cioè se il Comune abbia la possibilità giuridica di determinare, da solo, l’arresto del procedimento di vendita delle azioni di Rimateria. Solo se esiste questa possibilità, il referendum proposto è ammissibile. 

Ma il Comune di Piombino non ha da solo questa possibilità dal momento che per revocare la delibera l’assemblea straordinaria dei soci Asiu avrebbe bisogno del voto favorevole dei 2/3 del capitale e il comune di Piombino non dispone di questa quota del capitale sociale di Asiu essendo titolare del 61,8 per cento delle azioni. Il Comune non ha quindi alcuna possibilità giuridica, da solo, di deliberare la revoca di messa in liquidazione o di modificare i criteri di liquidazione.

“Siamo soddisfatti dell’operato della Commissione rispetto alla quale abbiamo sempre nutrito la massima fiducia. - ha commentato il sindaco Giuliani - Il giudice è entrato nel merito dando pieno riconoscimento al lavoro fatto dalla Commissione. Detto questo i problemi sul tappeto rimangono e il lavoro da fare è molto, considerando tutte le criticità da affrontare. L’obiettivo comune che dobbiamo avere è quello di risolvere le questioni ambientali, che per noi sono una priorità, insieme ai cittadini e su questo lavoreremo con convinzione, con il coinvolgimento di tutti, cercando un terreno di dialogo e di collaborazione per l’interesse del territorio”.