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Dopo l'acciaio, bocciato anche l'agroalimentare

Dalla nota del presidente Rossi dopo l'incontro al Mise è emerso anche questo nuovo dettaglio riguardante i progetti di Rebrab a Piombino

Il porto di Piombino

E' il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a sottolineare questo passaggio in una nota diffusa a seguito dell'incontro al Ministero dello Sviluppo economico per la questione Aferpi e rilanciata anche da Il Sole 24 Ore.

Al Mise, infatti, il presidente Rossi ha affrontato l'aspetto relativo alla realizzazione del polo agroalimentare previsto all'interno del progetto di rilancio di Piombino annunciato da Rebrab e stando all'addendum da realizzare entro luglio 2018.

Ma sulla base di uno studio commissionato dalla Regione all'Irpet, il progetto è giudicato "non convincente". Il piano prevederebbe investimenti superiori a quelli promessi per il settore siderurgico, che proprio per la mancanza di finanziamenti non è mai decollato del tutto a Piombino.

Il presidente, si legge nella nota di Palazzo Strozzi Sacrati, ha quindi aggiunto che, una volta realizzato l'escavo dei fondali a 20 metri, e permanendo l'inadempienza di Cevital, potrebbe essere rivista anche l'assegnazione delle aree portuali destinate alla piattaforma agroalimentare.

"A Piombino il bisogno di certezze diventa fortissimo. - aveva esordito Rossi - Io ho avuto modo di incontrare Jindal, che si è detto interessato all'acquisizione. Credo che chiunque sia l'eventuale subentrante la nostra attenzione debba concentrarsi sulle condizioni di gestione, sul piano industriale, sugli investimenti, ma soprattutto sull'aspetto occupazionale". Presupposti, per il presidente Rossi, fondamentali. Intanto il tempo stringe e per il 31 ottobre si attendono risposte chiare (leggi gli articoli correlati).