Cronaca

Morti sospette, niente carcere per Fausta

A quasi un anno dal primo arresto, la Procura ha chiesto la revoca della misura cautelare per l'infermiera accusata di aver ucciso alcuni pazienti

La Procura di Livorno ha chiesto al gip la revoca della misura cautelare per Fausta Bonino, l'infermiera dell'ospedale di Piombino arrestata il 31 marzo scorso con l'accusa di aver causato la morte di alcuni pazienti del reparto di rianimazione di Villamarina e poi scarcerata 21 giorni dopo su decisione del tribunale del Riesame di Firenze.

Nonostante la Procura rimanga della convinzione delle accuse alla donna, che resta indagata, è stata comunque avanzata la richiesta di revoca dal momento che sarebbero venute meno le esigenze cautelari sia per la decisione della Cassazione, che ha giudicato contraddittoria l'ordinanza del riesame (leggi gli articoli correlati), sia perché il Tribunale del Lavoro ha respinto la richiesta dell'infermiera di tornare nel reparto dove sarebbero state somministrate dosi letali di eparina.

Intanto si attendono i risultati delle autopsie sulle salme che sono state riesumate tra dicembre e gennaio.