Politica

"Richiesta che si scontra con norme del Consiglio"

Per la coalizione di maggioranza nessun atto gravissimo, ma "una forzatura ideata dalle minoranze per mettere in difficoltà il presidente Giannellini"

Sala consiliare

"L'attacco dei presidenti dei gruppi di minoranza al presidente del Consiglio comunale di Piombino Massimo Giannellini esula dalla tradizionale dialettica politica. Si tratta in realtà di un atteggiamento teso a colpire direttamente la figura istituzionale".

Lo hanno detto le forze della coalizione di maggioranza Fi-Udc-Civici popolari liberali, lista Ferrari sindaco e Lega a seguito di quanto accaduto durante la preparazione dell’ordine del giorno per il Consiglio comunale del 30 Giugno (leggi qui l'articolo collegato).

"La questione è nata da una richiesta che si scontra con le norme statutarie e regolamentari del Consiglio comunale. - hanno evidenziato dalla maggioranza - Di fatto, una forzatura ideata dalle minoranze per mettere in difficoltà il presidente del Consiglio comunale. Nonostante vi sia stata una precisa controproposta del presidente Coppola, proponendo la legittimazione di un percorso politico utile a tutti, i gruppi di minoranza, dopo una breve consultazione fra di loro, hanno deciso di proseguire nel loro intento. È evidente che a questo punto si possa interpretare tale atteggiamento come pregiudiziale rispetto all'esigenza di raggiungere un obbiettivo virtuoso". 

"In realtà, la proposta del presidente Coppola, ha posto la questione di permettere l'intervento a tutti i gruppi consiliari di minoranza, compresi coloro che per regolamento non avrebbero potuto intervenire. Nulla di fatto, solamente per la volontà delle opposizioni di andare sulla stampa ed attaccare il presidente del Consiglio comunale, al quale i gruppi consiliari di maggioranza confermano la loro stima ed il sostegno per l'abnegazione e l'impegno nello svolgere al meglio il compito che il Consiglio comunale gli ha affidato".