Politica

Quella richiesta di Callaioli e la logica del Pd

E' il capogruppo Pd Rinaldo Barsotti a rispondere alla nota congiunta delle opposizioni dopo quanto accaduto in Consiglio e l'arrivo di Calenda

Rinaldo Barsotti, capogruppo Pd in consiglio

Per le opposizioni in Consiglio comunale quella del Pd è stata una vera e propria scorrettezza. Il consigliere Fabrizio Callaioli (Prc) aveva chiesto che il ministro Carlo Calenda potesse illustrare meglio le pieghe della trattativa fra Cevital e Jindal. La proposta è stata accolta da tutto con la sola astensione del Pd (leggi qui sotto l’articolo correlato).

Ma l’accoglimento è caduto comunque nel vuoto dal momento che nella ripresa pomeridiana del Consiglio non è stato raggiunto il numero legale per proseguire. Intanto alle ore 17 il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda ha riempito la sala dell’hotel Phalesia (leggi qui sotto l’articolo correlato).

Il capogruppo del Pd Rinaldo Barsotti ha fornito la sua versione ritenendo che l’incontro con tutti i consiglieri poteva avvenire direttamente all’hotel Phalesia prima dell’incontro.

“Una volta accolta la mozione - ha scritto Barsotti - subito il presidente del consiglio ha indirizzato alla segreteria del ministro la richiesta alla segreteria del ministro. Qui si potrebbe chiudere la discussione – sostiene Barsotti – ma l’opposizione va oltre e rimprovera al Pd di non essere stato presente alla ripresa dei lavori della seduta nel pomeriggio, quando da lì (le 15,15) a poco più di u’ora, ci sarebbe stata questa importante assemblea col ministro Calenda e scusate se l’abbiamo ritenuta molto importante, vista la situazione generale di crisi che attraversa la nostra città e dunque la voglia di esserci e possibilmente in prima fila; sarei curioso di vedere i nostri fieri oppositori quando si presentasse una situazione analoga. Capisco che le forze politiche debbano svolgere il loro ruolo, ma strumentalizzare un fatto come questo, ragionevolmente comprensibile ai più, per ottenere qualche consenso, mi pare oggettivamente troppo”.