Attualità

Rifiuti, gas e acciaio, comitato chiede chiarezza

Il Comitato Salute Pubblica si rivolge all'amministrazione per avere risposte su discarica, rigassificatore e futuro delle acciaierie

Il Comitato Salute Pubblica, in una nota, è tornato a porre la lente sulle questioni rifiuti, gas e acciaio. "Temi caldi del nostro territorio perché hanno risvolti di carattere economico, sociale, ambientale, sanitario e di sicurezza e per i quali riteniamo importante che l'Amministrazione informi la popolazione al fine di intraprendere quel percorso partecipato fatto di contributi e scambi di idee. - hanno esordito dal comitato - Molti gli interrogativi che ci poniamo, tante le risposte che ci aspettiamo".

A proposito della discarica, il comitato si rivolge all'Amministrazione comunale per avere notizie in merito all’eventuale acquisto delle discariche ex Lucchini ed ex Asiu da parte della società Rinascenza e notizie sul titolo proprietario o possessorio delle aree della LI53.

In riferimento al rigassificatore nel nostro porto, chiediamo all'Amministrazione di attivarsi presso la Prefettura per far sì che elabori quanto prima il Piano di emergenza esterno anche se i disposti normativi consentono altro tempo a tale Istituzione. Si chiede inoltre all'Amministrazione che si rivolga per noi al Comitato Tecnico Regionale per farci conoscere il Rapporto Definitivo di Sicurezza, lo stesso impugnato dalla Amministrazione comunale al Tar.

A proposito del rilancio delle acciaierie di Piombino, in riferimento al progetto Metinvest Danieli il Comitato si rivolge all'Amministrazione per conoscere il progetto proposto, poiché dai giornali si legge che gli accordi tra le parti dovrebbero concludersi in via di massima entro la fine di Novembre. "Ci rivolgiamo all'Amministrazione comunale perché si discuta con la popolazione il progetto presentato prima di sottoscrivere alcun accordo, per le implicazioni non indifferenti che tali accordi potrebbero ripercuotersi sulla città da un punto di vista economico, sociale, ambientale, sanitario e della sicurezza. Le bonifiche dello Stato mai attuate, ora invece dovrebbe farle alla svelta, gli ingenti finanziamenti che lo Stato dovrà reperire, le procedure d'urgenza che potrebbero essere applicate anche per questo insediamento industriale ai sensi dell'art.32 del decreto Aiuti bis, non ci confortano e non ci tranquillizzano affatto".