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Rifiuti, sotto inchiesta l'appalto dell'Ato Sud

Il presidente di Sei Toscana assicura il rispetto delle normative per la maxi-gara sulla gestione dei rifiuti nel sud della Toscana

Nel mirino della procura di Firenze e Fiamme Gialle c'è l'appalto da 140 milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, compresi i Comuni che hanno deciso di rientrare nell'Ato Toscana Sud. 

La notizia è stata riportata da La Repubblica e indica al centro dell'inchiesta il raggruppamento di imprese Sei Toscana vincitrice dell'appalto decretato nel 2013. Gli indagati per turbativa d'asta sarebbero sette.

Così commenta il presidente di Sei Toscana Simone Viti: "Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e auspichiamo che si compiano al più presto tutte le verifiche necessarie a chiarire il procedimento di aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud, la cui correttezza riteniamo che alla fine verrà dimostrata. Siamo convinti della legittimità del nostro operato e siamo certi che, una volta esaminata la documentazione, sarà accertata l’assoluta regolarità dell’iter. E’ per tale motivo che questa fase di approfondimento dell’indagine, avviata oltre 2 anni fa, è per noi, finalmente, un modo per far luce una volta per tutte sul nostro operato".

Quella dell’Ato Toscana Sud è la prima gara di ambito nel settore dei rifiuti in Toscana (prevista dalla Legge Regionale n°61/2007) e una delle prime in assoluto in Italia. La Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha acquisito parte della documentazione relativa alla gara nelle sedi di Sei Toscana (la società aggiudicataria del servizio), e Sienambiente (capofila del raggruppamento di imprese partecipanti alla gara).

Le due società e le persone coinvolte si sono messe a disposizione della magistratura. Sei Toscana e Sienambiente tengono inoltre a precisare che tali fatti non interferiranno sulla qualità dei servizi erogati e sul lavoro e la professionalità delle proprie strutture.