RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, "no all'esenzione di Via"

Comitati e associazioni contro il rigassificatore nel porto di Piombino scrivono a presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e parlamentari

Alcuni cittadini, riuniti in comitati e associazioni tra cui La Piazza e Comitato Salute Pubblica, hanno inviato al Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e ai parlamentari una nota con la quale si chiede loro di "farsi promotori di modifiche all’art. 5 del decreto Aiuti, decreto n. 50 del 17 maggio, per cancellare il comma 3 dell’art. 5, con il quale è stata disposta l’esenzione della procedura di VIA, valutazione di impatto ambientale, e di esplicitare l’integrale applicazione delle norme comunitarie e nazionali della legislazione sui grandi rischi, di cui alle direttive Seveso III e decreto n.105 del 2015 in riferimento ai rigassificatori e al loro esercizio".

"Proprio in queste ore e in questi giorni, - hanno spiegato in una nota - governo e forze politiche stanno discutendo se richiedere la fiducia per blindare il decreto che tratta molti argomenti o se discuterne in aula per accogliere qualche modifica per scongiurare eventuali crisi. Apprendiamo dalla stampa che alcune forze politiche stanno chiedendo in particolare la modifica di disposizioni inerenti la realizzazione di un termovalorizzatore a Roma e le previsioni inerenti i bonus edilizia. Ben più gravi - hanno commentato - sono le previsioni per Piombino dove vogliono mettere un rigassificatore in porto seguendo le procedure indicate dall’art. 5 che non contempla le stesse garanzie e tutele delle leggi in vigore. Le modifiche all’art. 5, già proposte da alcuni parlamentari non sono state accolte in commissione. Tuttavia crediamo che, con le nostre richieste e con quelle che partiti e istituzioni locali vorranno fare ai rispettivi rappresentanti, possiamo indurre ad una maggiore riflessione e accoglimento di modifiche atte a garantire l’incolumità dei cittadini e il rispetto dell’ambiente".

"Invitiamo i partiti e i consiglieri comunali ad adottare azioni conseguenti per le prese di posizioni dei rispettivi rappresentati e esponenti nazionali, rispetto alle proprie in ambito locale, poiché in questo ambito non si difendono interessi particolari, ma l’interesse generale che risiede nel rispetto di leggi vigenti che tutelano salute e ambiente", hanno concluso ringraziando tutti quelli che si sono adoperati nella battaglia contro il rigassificatore a Piombino.