I comitati La Piazza della Val di Cornia, Gazebo 8 Giugno e Liberi insieme per la salute tornano a parlare del rigassificatore di Piombino e delle questioni ad esso collegate.
"Noi temiamo si torni a battere la grancassa dell'emergenza e degli interessi privati camuffati da nazionali per far digerire ai cittadini qualche altra brutta sorpresa del tipo altri nuovi rigassificatori da piazzare magari a Taranto a Gioia Tauro, da lasciare a Piombino nonostante gli impegni sottoscritti dai governi succedutisi e ribadito dal Tar Lazio e da posizionare comunque uno a Vado. - hanno commentato - Siamo convinti invece che la politica energetica italiana debba essere realistica e rispettosa in primo luogo della salute dei cittadini e dell'ambiente, mentre l'unica cosa di cui si parla è dell'inevitabile quanto ingiustificato aumento delle bollette, tanto più incomprensibile visto le scorte ancora presenti".
"Chiediamo che non venga utilizzata questa narrazione dell'emergenza per il tornaconto delle multinazionali, ma sia mantenuto quanto stabilito e si valorizzano appieno le nostre risorse, sviluppando finalmente un piano concreto per l'utilizzo delle cosiddette rinnovabili che sia completamente gestito e controllato dagli enti pubblici e che sia rispettoso dell'ambiente, del territorio, della produzione agricola e della salute dei cittadini e di tutti gli esseri viventi, invece di essere lasciato, come adesso, all'iniziativa delle multinazionali che detengono il controllo delle fonti energetiche", hanno concluso.