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"Chiesto Comitato tecnico regionale per i rischi"

Il Comitato Salute Pubblica chiede a presidente e Consiglio regionale di integrare l'elenco dei pareri per il rigassificatore nel porto di Piombino

Il porto di Piombino

Il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia ha scritto una lettera al Presidente della Regione Toscana e a tutti i presidenti dei gruppi politici presenti in regione per richiedere quanto promesso, dallo stesso Giani alla città, in occasione del Consiglio comunale straordinario del 1 Luglio, sul progetto di un rigassificatore nel porto di Piombino.

"Il presidente ha espressamente informato che firmerà l’autorizzazione per la collocazione in porto e relativo esercizio dell’impianto, solo se avrà rassicurazioni circa la sicurezza nei confronti della popolazione, degli elementi vulnerabili e dei luoghi. - ha ricordato il comitato - A tal fine ha elencato trenta organi, fra Enti e Autorità, che saranno interpellati per i pareri ed ha, con proprio atto 28 Giugno 2022, costituito un ufficio per consulenze e pareri vari. Tra le varie strutture interessate al procedimento sono citati uffici e enti anche esterni e autonomi, ma non il Comitato Tecnico Regionale di cui alla legge sui rischi di incidenti rilevanti, comitato che ha sede in Firenze e che è operante in materia in base alla normativa nazionale 105/2015 e alla normativa europea Seveso III".

Come spiegato dal Comitato Salute Pubblica, questo Comitato Tecnico Regionale sarebbe composto da persone altamente qualificate: 15 componenti tra i quali Il Direttore regionale vigili del fuoco, 4 tecnici e comandanti dei vigili del fuoco, un rappresentante della direzione del lavoro, uno dell’ordine ingegneri, 2 dell’Arpat, uno dell’Inail, uno dell’Asl, uno del Comune territorialmente competente, uno dell’ Ufficio nazionale idrocarburi, uno dell’ Autorità marittima e uno dell’Area vasta. Il Comitato 

"Il Ctr ha compiti di controllo, ispezione, fattibilità ed è titolato ad approvare o meno il Piano di sicurezza degli impianti di rigassificazione, così come è avvenuto per quello di Livorno e quello in Adriatico (CTR del Veneto) poiché previsto dalla normativa sui grandi rischi. - hanno proseguito - Il Piano è parte sostanziale del progetto e solo attraverso un esame congiunto delle proposte di sicurezza rapportate alle distanze con elementi vulnerabili e caratteristiche del sito, pratiche operative, che il Comitato potrà esprimersi. Nell’ordinanza regionale e nell’elenco dei pareri sono indicati quelli dei vigili del fuoco e dell’Arpat, importanti certo, ma il Ctr ha un ruolo più ampio di competenze e verifiche ai sensi di legge".

Per questo nella lettera è stato chiesto al governatore di integrare i propri atti e il proprio elenco di organi con il Comitato Tecnico Regionale.