RIGASSIFICATORE

Lettera a Draghi del Comitato Salute Pubblica

"Piombinesi da bocciare nel giudizio collettivo? Pensiamo di no e gli eventi ci stanno dando ragione, da bocciare forse sono altri"

Mario Draghi

Il Comitato Salute Pubblica in una lettera, di cui riportiamo alcuni estratti, ha voluto idealmente rispondere alle dichiarazioni di Mario Draghi in Senato, quando durante il suo discorso si è riferito a Piombino come cittadina poco rispettosa del Paese.

"A noi del Comitato Salute Pubblica, ma crediamo a tanta gente appartenente a questa comunità e non solo, sono venuti i brividi. - hanno commentato - Vorremmo far notare che i concetti enunciati di energie rinnovabili e rigassificatori non ci sembra stiano bene insieme. E poi accusare noi di attentare alla sicurezza energetica nazionale, ci è sembrato il colmo. Ci avete tolto passaggi procedurali importanti nell’iter autorizzativo per i rigassificatori, tempi necessari per fare verifiche e controlli, e accusate noi di minacciare la sicurezza? Noi, che secondo voi, dovremmo stare tranquilli dalla prevista collocazione di una nave di 5 miliardi di mc annui in porto. Vicinissima alle abitazioni, ai traffici commerciali e turistici, alle infrastrutture viarie e ferroviarie. Noi che abbiamo già scritto al commissario Giani che guarda un po’ si è dimenticato di inserire, nell’Ufficio di supporto alla procedura commissariale, il Comitato Tecnico Regionale , massimo organo per competenze e professionalità, previsto dalla legge sui grandi rischi di incidenti rilevanti, inserendo vigili del fuoco e Arpat, ma non l’organo principe in materia".

"Siamo stati citati per il fastidio arrecato ed è stato anche applaudito da gran parte dell’emisfero parlamentare. - hanno proseguito nella lettera - Ecco, noi ci siamo sentiti un po’ soli, cittadini non considerati come gli altri, assunti a negativo esempio di solidarietà in commenti di numerosi giornalisti cartacei e televisivi. Gli ingrati piombinesi che chiedono sicurezza per le proprie famiglie e di salvaguardare il loro azzurrissimo e bellissimo mare. Noi ingrati piombinesi che abbiamo scritto a tutti: Ministri, Governo, Regione, Capitaneria di Porto, Prefetto, ecc. e nessuno ci ha mai risposto e considerato. Ci ha pensato il Presidente del Consiglio a far accorgere il resto di Italia che esistiamo, con una ingiusta campagna denigratoria. Siamo noi che subiamo la vostra fretta, la mancanza di alternative, le scelte dell’ultima ora, le emergenze che nemmeno siamo sicuri che siano tali".

"Piombinesi da bocciare nel giudizio collettivo? - hanno concluso - Pensiamo di no e forse gli eventi ci stanno dando ragione, da bocciare forse sono altri. Il suo atteggiamento finalmente ha reso sempre di più consapevoli i piombinesi del totale disinteresse della politica nei loro confronti e questo sarà la base di una rinascita delle coscienze".