RIGASSIFICATORE

“Iniziamo a parlare di compensazioni”

Per Ascolta Piombino un passo necessario non per dire sì ma per sapere cosa chiedere concretamente e non rimanere a bocca asciutta

Riccardo Gelichi

Sulla questione Rigassificatore è intervenuta Ascolta Piombino che incalza le istituzioni ad agire a tutela della comunità.

“No al rigassificatore, noi lo dicemmo subito, insieme al fatto, improcrastinabile, che su queste cose decide il Governo e tutti lo sapevano. - hanno spiegato in una nota - Dicemmo anche che se le battaglie le fanno giustamente i cittadini, le istituzioni e la politica dovrebbero curare gli interessi della comunità e seguire questo iter con un’attenzione particolare, perché qui si gioca il futuro di un territorio”.

“Invece si è inserito il solito teatrino, un po’ scontato, dei no locali, dei si nazionali, dei ni e i vedremo. - hanno commentato - Da questo balletto non abbiamo visto nemmeno una dimissione, in contrasto con la linea del partito, non una; questo la dice lunga sul patos e l’impegno sostanziale di certi politici. Ma non finirà qui, ci sarà alla fine la ricerca di una dignitosa uscita di scena dei protagonisti di questa commedia”.

“Intanto - hanno proseguito da Ascolta Piombino - non abbiamo ancora visto quali carte ha prodotto la famosa task force di legali e di tecnici di alto profilo e grande esperienza del Comune di Piombino, cosa ha presentato e quanto peserà su questo iter. Molti non vogliono sentir parlare di compensazioni, invece sarebbe fondamentale che ci lavorasse il territorio, soprattutto se non si fida delle conoscenze di Giani; non per dire sì, ma per non restare a bocca asciutta dell’eventualità che la Golar Tundra arrivi a Piombino”.

Per ascolta Piombino bisognerebbe sapere cosa chiedere.

“Le bonifiche non significano nulla senza progetti pronti. Ci sono delle emergenze di breve e di lungo periodo in Val di Cornia, più che nel resto d’Italia, il prezzo del gas ad esempio, peserà non solo sulle famiglie, ma anche sulle imprese, presumo che potrebbe anche pregiudicare la ripresa del comparto siderurgico; un 50% di sconto in bolletta per tutti sarebbe il minimo da richiedere. E poi servono soldi, molti soldi per terminare le opere portuali, mettere in condizione di poter utilizzare i moli Jsw, avere disponibili ancora altre aree a terra per la logistica portuale, terminare l’urbanizzazione delle aree Apea per attrarre Piccola e Media Impresa. Le infrastrutture portano sviluppo, ci sarebbe da fare la seconda strada di accesso la Poggio ai Venti San Rocco, alternativa alla 398 già finanziata il cui cantiere partirà a breve. Tanti milioni e dove spenderli, sarebbe il lavoro che parallelamente alla task force dovrebbe fare quest’amministrazione, perché nella malaugurata ipotesi che arrivasse la nave dovremmo fare in modo che nel territorio si possano aprire altre fondamentali opportunità. In questo clima confuso, restare scoperti o ottenere solo compensazioni blande e scontate sarebbe davvero una beffa”, hanno concluso.