RIGASSIFICATORE

Rigassificatore, la Capitaneria scioglie i dubbi

Usb: "La Capitaneria di porto conferma la presenza di Gnl nelle cisterne. Magicamente le prescrizioni si trasformano in un consiglio"

Oltre all'integrazione di denuncia presentata dall'avvocato incaricato dall'Unione sindacale di base relativa ai lavori per la messa in funzione del rigassificatore, sono stati inviati degli esposti agli enti coinvolti nell’iter autorizzativo tra cui l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Piombino.

E proprio l’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Piombino ha risposto inviando un documento ufficiale rispondendo ad alcune delle osservazioni da loro sollevate.

"Tenendo presente che tutta la vicenda è coperta da segreto istruttorio non possiamo non soffermarci su alcune delle osservazioni pervenuteci. - hanno riferito dall'Usb - La nostra denuncia circa la presenza di Gnl all’interno della Golar Tundra nonostante non vi sia ancora nessun piano di emergenza definitivo, opportuni collaudi effettuati sul posto e neanche la cosiddetta Aia e cioè analisi di impatto ambientale. La Capitaneria di porto conferma quanto da noi denunciato. In pratica siamo già in presenza di un gravissimo pericolo nel porto di Piombino prima ancora che l’iter autorizzativo sia concluso. - si legge nella nota - Per quanto riguarda invece i lavori di dragaggio necessari allo scopo di garantire la sussistenza di un fondale adeguato, per un’estensione di almeno ulteriori 50 metri, come suggerito nello studio effettuato dalla società specializzata Cetena, la Capitaneria precisa che non si tratta di vere e proprie prescrizioni imperative ma semplici consigli".

"Non siamo sorpresi da questa interpretazione che ci è stata data se non fosse che le prescrizioni totali, redatte da una molteplicità di soggetto sono 129. - hanno aggiunto - E che tali prescrizioni sono inserite all’interno dell’autorizzazione finale firmata dal commissario Giani. Se magicamente tali prescrizioni si trasformano in un consiglio nei confronti di Snam da valutare in maniera adeguata allora avremo la conferma definitiva che l’iter era già scritto fin dal principio e che le indicazioni successive erano e sono fumo negli occhi per garantire in ogni caso a Snam i lauti profitti che ha chiesto".