RIGASSIFICATORE

“Oltre a tecnicismi e ricorsi, questione politica”

Per Alleanza per Piombino il nuovo Governo dovrebbe fermare l’iter procedurale del rigassificatore nel porto di Piombino

Luca Baragatti

“Sulla questione della nave rigassificatrice probabilmente in arrivo nel porto della città, credo che oltre i tecnicismi e i ricorsi alle leggi, ci sia una questione fondamentale e ben più importante, ossia squisitamente politica”.

Parole di Luca Baragatti (Alleanza per Piombino) che sollecita un’azione più incisiva del Governo.

“Sarebbe una buona cosa, oltre che intelligente e onesta, se il nuovo Governo fermasse l'iter procedurale a riguardo per riflettere meglio sulle possibili strategie da adottare per accumulare il gas e non lasciare il Paese in difficoltà dall'autunno del prossimo anno. - ha proseguito - È un' idea seria e buona aver ripensato alla riapertura delle trivelle per andare a prendere il nostro gas in Adriatico, ma bisogna fare di più, e bisogna iniziare degli investimenti cospicui in energie alternative da affiancare a ciò che abbiamo ora, e magari iniziare a studiare altro come succede già oggi in Francia, Germania o per esempio nei paesi scandinavi. E questo per quanto riguarda il livello tecnico dell'approvvigionamento. Poi c'è un lato politico che non si può nascondere, e pensare di andare a prendere LNG a costi altissimi rispetto a quelli attuali pagati alla Russia (la Germania infatti si è opposta addirittura alle proposte dell'Unione Europea e sta sfruttando la sua condotta in arrivo dalla Russia), pare ancora più assurdo ed economicamente insostenibile”. 

“E qui - ha commentato Baragatti - un Governo che intende dare una svolta netta al passato della politica che questa Nazione ha avuto è non solo opportuno ma indispensabile, e ogni scelta compiuta deve andare a favorire le nostre aziende sempre più in crisi e i cittadini. E Piombino, con la maggioranza dei suoi cittadini, sta dando una prova di orgoglio e serietà smisurata, i famosi nimby sono solo nelle calendiane teste o poco oltre. Piombino ha detto sì a tutto, da sempre, non si può certo negare e a parte mille promesse mai mantenute dalla Regione o dal Governo di turno, qua non si è visto mai nulla che migliorasse le sorti della città. E allora è ingiusto demonizzare chi sui social racconta attraverso foto o frasi le bellezze e le potenzialità di questo territorio che merita molto di più, a partire dal rispetto e dalla dignità di preservare ciò che con difficoltà in questi ultimi anni si è provato a sviluppare”.

“Perciò un no di una città e di un comprensorio che ha unito cittadini di diverse idee politiche a una nave che non serve nè a Piombino tantomeno all'Italia e agli italiani è una battaglia giusta per non condannare definitivamente un territorio e per dire che la democrazia è ancora un cardine importante della nostra Nazione”, ha concluso Baragatti.