RIGASSIFICATORE

“Chiarire gli impegni del Decreto Piombino”

Lo ha scritto in un post Facebook l’esponente Pd Andrea Baldassarri in merito al dibattito per il rigassificatore nel porto di Piombino

Il progetto del rigassificatore nel porto di Piombino è al centro della campagna elettorale per le politiche 2022. Molti candidati dei più vari partiti si stanno esprimendo sulla necessità della sua messa in funzione, più tiepidamente si inizia a parlare anche di compensazioni

L’esponente Pd Andrea Baldassarri, segretario dell’Unione comunale, in un suo post Facebook ha posto la lente su questo aspetto.

“Io spero e credo che l'esito di questa vicenda non sia scontato e che le numerose criticità che rimangono irrisolte portino gli enti preposti a respingere un progetto che che a me sembra sempre di più approssimativo e contraddittorio. Penso, quantomeno, che l'esito non sia scontato, nonostante le notevoli pressioni che vengono esercitate sulla città. Ho scritto molte volte e ribadisco che il concetto stesso di compensazione, in questo contesto, mi lascia molto perplesso, perché sembra sottintendere che un territorio che si oppone o semplicemente esprime perplessità sugli interventi che il governo gli propone possa essere punito negandogli le risorse necessarie al suo sviluppo”.

“Si tratta di una logica di mercanteggiamento che a me sembra del tutto estranea al nostro costume giuridico. Questa logica è tanto più sbagliata se si parla di esigenze legate alla salute pubblica e alla qualità dell'ambiente, come quella di bonificare un sito di interesse nazionale”.

“Stanziare i fondi per le bonifiche del Sin, in particolare, sarebbe più un atto dovuto che una compensazione. - ha commentato - Ciò premesso, va detto che questa vicenda ha evidenziato a livello nazionale le grandi criticità e le grandi necessità che questo territorio ha per poter uscire dalla crisi economica e sociale che la attanaglia da anni, alla quale, finora, si è dato come ultima unica risposta quella assistenzialista della cassa integrazione di massa”.

“Visto che queste difficoltà e questi bisogni sono ormai riconosciuti da tutte le forze politiche, sarebbe opportuno che, quantomeno, i loro rappresentanti e candidati chiariscano, prima del 25 settembre, che eventuali impegni, quelli che dovrebbero confluire in un Decreto Piombino, non saranno condizionati all'esito della vicenda del rigassificatore. In altre parole, che il futuro governo, qualunque sia, si occuperà di Piombino anche nell'ipotesi che il rigassificatore, per qualsiasi motivo, non arrivi. - e ha concluso - Potrebbe sembrare una posizione velleitaria, ma mi chiedo chi potrebbe sostenere, su un piano politico e morale, che se arriverà il rigassificatore si faranno le bonifiche altrimenti no. Chi dice che eventuali interventi a favore di Piombino sono legati al rigassificatore dice sostanzialmente questo. E questo non si può proprio dire”