Politica

“Aspettiamo il progetto, no a consenso facile”

Unione comunale e Federazione Pd prima di prendere una posizione sul rigassificatore vogliono vedere il progetto e le condizioni per la città

Pd (foto di repertorio)

“Il tema del rigassificatore è ovviamente meritevole della massima attenzione e partecipazione da parte dei cittadini. Va detto, però, che allo stato attuale Snam e il Governo non hanno ancora presentato alle istituzioni e alla città un progetto e che sono ancora in corso le verifiche di fattibilità tecnica in ordine alla sicurezza e alla compatibilità con lo sviluppo del porto e delle attività ad esso connesse, pensiamo per esempio all’itticoltura. Mancando quindi ancora tutte queste informazioni, il dibattito rischia di essere insufficiente e poco adatto al ruolo di chiarezza che le istituzioni sono chiamate a svolgere nei confronti dei cittadini e, sospettiamo, anche un po' strumentale in cerca di consenso facile su un tema complesso come l’approvvigionamento energetico”.

Parole dell’Unione comunale Pd e della Federazione Pd a margine dell’iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale per parlare con la città dell’ipotesi rigassificatore a Piombino (leggi qui l’articolo collegato).

“Sarebbe stato, forse, più opportuno attendere il progetto e governare un processo di ferma opposizione qualora le condizioni non fossero utili alla città”, hanno commentato dal Pd evidenziando che in merito al progetto ci sono aspetti che vanno chiariti con urgenza e massima trasparenza.

Quale impatto il rigassificatore avrebbe sul mare, quale impatto paesaggistico avrebbe la nave in porto, quali conseguenze per le attività lavorative che insistono intorno, tutti aspetti che attendono una risposta.

“Pensiamo che l’installazione del rigassificatore debba essere condizionata alla volontà del governo di rimettere il caso Piombino al centro dell'attenzione, riconsiderandolo nella sua complessità e facendone oggetto di un progetto di transizione che tenga conto di bonifiche, infrastrutture, energia. Riteniamo, infine, che il governo debba affrontare con la massima urgenza la crisi del nostro comparto siderurgico, le cui vicende non sono slegate dal dibattito sull’energia. - e hanno concluso - Siamo coscienti che la nostra città ha bisogno del governo nazionale e che solo un massiccio intervento statale può salvare il territorio da un futuro di declino, nel quale la scomparsa del lavoro industriale rischia di trascinare con sé la nostra intera economia. Riteniamo illusorie le teorie di chi ancora ritiene che questa città possa vivere di solo turismo e servizi, così come riteniamo falsa la contrapposizione tra economia turistica e industriale. Riteniamo semmai che Piombino possa rappresentare un modello innovativo di convivenza tra i due settori che va valorizzato. Il nostro obiettivo è quello di un modello complesso di crescita, il cui obiettivo centrale rimane la promozione di nuova impresa e una diversa convivenza tra la città e una industria ridimensionata, ma efficiente. Sul rigassificatore ci muoveremo, senza propaganda, in coerenza con questi obiettivi”.