RIGASSIFICATORE

No rigass, resta dubbio sul rapporto sicurezza

"Test senza, per quanto ne sappiamo, che il Rapporto di Sicurezza Definitivo sia stato approvato e senza conoscere ancora il Piano di emergenza"

I comitati Salute Pubblica, La Piazza Val di Cornia, Liberi Insieme per la Salute e Gazebo 8 giugno hanno scritto una lettera indirizzata al Comitato Tecnico Regionale e per conoscenza al Prefetto, in cui sono state evidenziate preoccupazioni e osservazioni in riferimento al tema della sicurezza della nave rigassificatore FSRU nel porto di Piombino.

"Nel mese di Marzo abbiamo richiesto al Comitato tecnico regionale (Ctr) un incontro e copia del Rapporto Definitivo di Sicurezza presentato dalla società Snam, documento essenziale senza la cui approvazione l’impianto non potrà entrare in esercizio. Il Ctr non ci ha concesso né l’uno né l’altro, ma per il rapporto ci ha risposto di attendere la conclusione dell’iter procedurale. Eppure, a noi sembrava un atto che avrebbero potuto rilasciare subito, ai sensi della legge sull’ accesso agli atti. - hanno evidenziato - Stessa richiesta è stata rivolta anche al commissario Eugenio Giani che, a nostro avviso, avrebbe dovuto pubblicare il rapporto sull’apposito sito, poiché è un documento integrante del progetto. E invece, ad oggi, non è ancora stato pubblicato. Volevamo informazioni sulle risposte fornite da Snam alle 29 prescrizioni dei Vigili del Fuoco e del Ctr, volevamo sapere gli aspetti tecnici inerenti alle aree di danno, i possibili incidenti e il raggio di interesse".

"Nel frattempo - hanno proseguito - si apprende che la notte tra il 4 e il 5 Maggio dovrebbe arrivare la metaniera per il rifornimento di Gnl e che parte del gas dovrebbe essere impiegato per i test di prova. Così tali test avverranno senza, per quanto ne sappiamo, che il Rapporto di Sicurezza Definitivo sia stato approvato e senza conoscere ancora il Piano di emergenza a cura del Prefetto. La popolazione dovrà pur essere avvertita sul da farsi, dato che trattasi di impianto a rischio di incidente rilevante disciplinato dal decreto 105 del 2015! Si parla di test, di arrivo della metaniera in un piccolo porto trafficato, vicinissimo alle abitazioni e alle infrastrutture, eppure non ci risulta ancora firmata l’Aia". 

"Per questa città - hanno concluso - dal 4 Maggio in poi comincerà una storia, non voluta dalla maggioranza della popolazione né dall’amministrazione locale in carica, una pagina che ci sembra poco edificante per un Paese democratico che non ha saputo ascoltare evidenti criticità, frutto di procedure d’urgenza e a nostro avviso non sufficientemente garantiste. Nemmeno della presunta destinazione dopo i famosi tre anni di permanenza nel nostro porto sappiamo nulla. Ma tutto è pronto, qualcuno ne sarà contento! Noi no, siamo preoccupati per la nostra sicurezza, la nostra salute, il nostro futuro anche economico, il nostro mare. E’ stata imboccata la strada del gas, dell’Hub del gas, per poterlo vendere all’Europa, ma noi speravamo altro per il nostro meraviglioso territorio e forse avremmo avuto anche il diritto di dire la nostra e magari farci ascoltare".